Portofino: al "Teatrino" va in scena il tunnel dei sogni - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Di fronte a un pubblico numeroso

Portofino: al “Teatrino” va in scena il tunnel dei sogni

Generico aprile 2024

“Da qui è nata l’idea del tunnel per Paraggi”, esordisce Matteo Viacava, rivolgendosi alla platea che affolla un “Teatrino” incapace di contenere chi ha risposto presente all’invito del Comune. È il giorno della presentazione pubblica dello studio dell’Università di Genova su un’ipotesi di traforo che, per ora, ha incontrato solo consensi. “Da qui”, significa dalla grande mareggiata del 2018. Sul muro alle spalle del Sindaco è appena “passato” il video-racconto di quei giorni drammatici, che hanno visto un gruppo di amministratori e politici lavorare fianco a fianco per permettere al borgo di ritrovare in pochi mesi la normalità. Oggi, molti di questi amministratori e politici sono sul palco vicino a lui: sono Paolo Donadoni, primo cittadino di Santa Margherita; Giacomo Raul Giampedrone e Marco Scajola, assessori regionali; Franco Senarega, consigliere incaricato di Città Metropolitana.

Generico aprile 2024

Viacava, sul tunnel, è tranchant: “Non si può continuare a vivere su una strada che ha fatto il suo tempo”. Almeno come strada carrabile. “Perché – prosegue – a chi vi ha camminato durante le fasi dei lavori di ricostruzione, libera da auto e bus, ha regalato emozioni fortissime”. Ecco allora la duplice idea: creare un’alternativa viaria più solida e sicura della SP227 e trasformare al contempo la vecchia provinciale in una ciclopedonale. Probabilmente, la più bella al mondo.

La palla passa all’Università di Genova nelle persone di coloro che hanno condotto lo studio: i docenti Giampiero Lombardini, Ilaria Delponte e Riccardo Berardi. La premessa è che tutte le risposte non ci sono ancora. Di fatto, siamo a una fase che definire embrionale potrebbe apparire ottimistico. Siamo alle linee guida per la  fattibilità, o ancora meglio, a uno strumento di supporto ai fini della verifica preliminare della fattibilità tecnica ed economica. Dato non trascurabile, tuttavia, è che la ricerca ha sondato gli stakeholders, i portatori di interesse. Fra questi, Legambiente e Fai. I responsi? “Positivi – dice la prof. Delponte – ma con la raccomandazione di avere molta cura nei confronti degli impatti, soprattutto delle opere di cantiere”.

Lo studio si è concentrato sul tracciato Portofino-Paraggi, quello più breve e contenuto, ma apre a possibilità ulteriori: all’imbocco alla Cervara – soluzione che piace al Sindaco di ‘Santa’ – più lungo e quindi efficace nella salvaguardia della viabilità ma con maggiorità incognite geotecniche, o addirittura al Covo di Nord Est. In questo caso, però, pesa l’alta suscettibilità dell’area al dissesto idrogeologico; infine, l’ipotesi di sviluppare un collegamento  con Rapallo, passando per Santa Margherita.

Generico aprile 2024

Ragionando sul tracciato Portofino-Paraggi, l’Architetto Giampiero Lombardini suggerisce l’idea di non uscire sugli ingressi con i classici buchi, ma di realizzare due parcheggi alla testata del tunnel, incassati nei due versanti: una soluzione che consentirebbe di mimetizzare i fori di entrata e, soprattutto, di liberare e pedonalizzare Piazza della Libertà. L’intervento sulla strada 227, secondo l’Università, dovrebbe essere conservativo: via l’asfalto a favore di materiali più idonei a una ciclopedonale, con esclusiva possibilità, per le auto, di risalire la provinciale dall’uscita del traforo fino all’Hotel Splendido per l’accesso ad abitazioni e alberghi.

L’ingegnere Berardi, affrontando l’aspetto geo-tecnico, sottolinea come l’area interessata dal tracciato (lungo fra gli 800 e i 900 metri) non sia soggetta a particolari criticità franose. Resta tuttavia da compiere, in via preliminare, un’analisi a tutto tondo dei rischi e dei costi, difficilmente ipotizzabili allo stato attuale, nonché ulteriori approfondimenti idrogeologici, geologici e geotecnici. Infine, l’aspetto del finanziamento. Ilaria Delponte suggerisce tre opzioni per passare dall’idea alla realizzazione: il finanziamento pubblico, il project financing o una terza via, la proprietà pubblica dell’opera con “società di progetto”.