Rapallo: "La mia città strangolata dalle auto, il mio programma" - LevanteNews
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Rapallo: “La mia città strangolata dalle auto, il mio programma”

Generico maggio 2024

Orgogliosamente UDC, da soli e senza compromessi: eppure ponendosi come forza di centro e quindi in grado di mediare tra le istanze delle varie forze politiche che compongono il quadro istituzionale di Rapallo, anche opposte.

Cosa serve a Rapallo? “Un intervento potente  sul tessuto urbano, ma anche attento alle piccole cose. In generale ci  servono parcheggi, sia a raso che nei silos: Rapallo è letteralmente strangolata dalle auto dei turisti, dei villeggianti e dei residenti. Come  sappiamo sono anni che si parla dei famosi silos in varie zone strategiche: piazza IV Novembre, piazza Nazioni, il Poggiolino. Noi come UDC aggiungiamo piazzale Italo Primi, vicino al  campo Macera”.

La città è già congestionata adesso: se chiudete i pochi parcheggi esistenti per fare i lavori… “Ci abbiamo pensato. Per ovviare a questo problema proponiamo l’acquisto o l’affitto di strutture sopraelevate che ci permettano di moltiplicare i parcheggi esistenti. Una volta aumentati i posti auto, si potrà pensare anche a varie formule di abbonamento o gratuità per certe categorie di utenti. A quel punto si potrà anche risolvere il problema dei mega bus turistici e dei Tir, che saranno fermati prima di intasare le strade del centro. Comunque non sono cose immediate: tra tempi burocratici e tempi di realizzazione materiale ci vorranno sette-otto mesi, si va alla prossima primavera”.

Solo parcheggi? “No, come dicevo prima servono tante altre cose piccole, medie  e grandi. Pensiamo a marciapiedi più larghi, che aiutano ad aprire attività commerciali. Vogliamo potenziare l’illuminazione pubblica notturna negli orari in cui c’è ancora gente in giro. Molti semafori sembrano gestiti senza alcuna logica. In via Trento alle 23 diventa lampeggiante; davanti all’Oviesse funziona 24 ore su 24 anche quando non serve. Le cose vanno fatte in modo sensato: quando hanno tolto il palo della luce allo stadio Macera hanno peggiorato la situazione dei parcheggi. La politica deve essere al servizio del cittadino ed essere la prima a dare il buon esempio nella ordinata gestione della cosa pubblica”.

Cosa vogliono i rapallesi dal nuovo sindaco? “Una città più vivibile, sotto tutti i punti di vista: compreso quello della sicurezza. Attualmente ci sono tante telecamere, ma non le guarda nessuno. Poi, il lavoro. Siamo una città turistica, dobbiamo facilitare l’apertura di attività commerciali e artigianali rivolte ai turisti, in modo che gli esercenti possano assumere i nostri giovani. Per non parlare dei lavori pubblici. E’ assurdo che si debbano fare appalti per tagliare l’erba delle aiuole comunali, cambiare le lampadine ai lampioni o gestire i parcheggi: vincono sempre aziende che vengono da fuori e che assumono persone non residenti a Rapallo. Faremo questi lavori in house, con personale proprio, come fanno in altri Comuni vicini a noi. Diamo lavoro alla nostra gente. Se l’operaio è di Rapallo, vede anche il guasto che chi viene da fuori non vede”.

Per esempio? “La pulsantiera del semaforo davanti alla Basilica di via Cavour è rotta da anni, ma non la vede nessuno. Possibile che non siamo capaci di ripararla? Non c’è un locale adibito a deposito bagagli. La gente lascia l’hotel alle 10 di mattino e poi si deve trascinare la valigia dietro fino a che non lascia Rapallo. Ci vuole tanto per costruirlo? I sentieri sono una miniera per l’escursionismo, ma chi li cura?  Ecco, bisogna ripartire dalle piccole cose”.

Le prime cinque cose da fare? “Partire subito con i lavori minuti, ma che incidono sulla vita dei cittadini tutti i giorni. Attivare davvero le telecamere di sicurezza e potenziare l’illuminazione notturna, per lo stesso motivo. Pulizia radicale della città, dopo anni di incuria. Avviare una sinergia con i comuni vicini di Zoagli, Santa Margherita e Portofino per avere davvero un pronto soccorso qui a Rapallo. Insieme, i quattro comuni hanno 100 mila abitanti; più quelli dell’immediato entroterra, più i turisti: è sotto gli occhi di tutti la necessità di avere un pronto soccorso o comunque un vero punto di primo soccorso in un punto baricentrico come Rapallo. Dovremo fare qualcosa per riprenderci il porto, almeno in parte: concessioni che permettano il libero accesso alla cittadinanza per una passeggiata, o anche un piccolo spazio per le barchette dei residenti.

Faremo una calendarizzazione delle vie da riasfaltare, dando avviso dei lavori con un congruo anticipo: in questo modo  condomini e agenzie erogatrici di servizi di luce, gas, telefonia  e quant’altro, avranno modo di fare i loro lavori in strada per tempo. Quante volte abbiamo visto operai che riaprivano strade appena asfaltate? Questo non deve più accadere: gli addebiteremo non la singola pezza di asfalto, ma la riasfaltatura dell’intero tratto interessato”.

Cosa ha sbagliato o non fatto l’amministrazione precedente? “Se confrontiamo Rapallo con gli altri centri della zona, come Sestri, Lavagna,  Chiavari, Santa Margherita, vediamo che nelle altre città la qualità della vita e lo stato di benessere generale è migliorato: noi invece siamo rimasti indietro. Siamo tutte città turistiche, ma è caduta solo Rapallo. Basti vedere il mercato immobiliare: altrove le case valgono molto di più rispetto a Rapallo, che pure è una città turistica. Non hanno azzeccato le mosse giuste per valorizzare la città”.

Foto dei parcheggi sopraelevati che vuole realizzare