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Da "camogli futura"

Parco di Portofino: ricorso al Tar vinto, “irrazionale” la riduzione

Parco nazionale di Portofino

Da “Camogli Futura”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria nei giorni scorsi ha accolto il ricorso, proposto dall’Associazione Internazionale “Amici del Monte di Portofino” e da altre organizzazione ambientaliste, contro il Ministero dell’Ambiente e la Regione Liguria, appoggiati  dai Comuni di Santa Margherita Ligure, Recco, Avegno, Tribogna  Cicagna,  Portofino, e Camogli. I ricorrenti hanno Impugnato il decreto del ministro Pichetto Frattin, con cui,  in accoglimento delle richieste formulate dalla Regione Liguria, ha rideterminato la perimetrazione provvisoria del Parco Nazionale di Portofino riducendo, da 5.363 ettari ad appena 1.056 ettari, la precedente perimetrazione provvisoria a firma del ministro Cingolani, in contrasto con i criteri tecnico scientifici forniti da ISPRA, organo specificatamente deputato dalla legge per tali compiti.

Infatti nel decreto in questione non compare alcun riferimento all’istruttoria ed alle conclusioni alle quali era pervenuto ISPRA nelle precedenti perimetrazioni, ma ha tenuto conto solamente alle proposte formulate dal Presidente della Regione Liguria, organo politico-amministrativo sprovvisto di qualsivoglia competenza di natura tecnico scientifica in materia,  fortemente condizionato dalla posizione della Lega e dalla lobby dei cacciatori da sempre contrari all’estensione dei confini del Parco. Le ragioni di diritto che hanno motivato il ricorso e sostanzialmente accettate dal TAR possono essere riassunte nella “Violazione e/o falsa applicazione delle norme di revoca dei provvedimenti amministrativi,…. Violazione dei principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa di cui all’art. 97 della Costituzione, violazione all’art. 9 che tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Eccesso di potere per difetto assoluto del presupposto e di motivazione. Illogicità ed Irrazionalità manifeste”.

Il decreto impugnato è stato considerato illegittimo anche nella parte in cui, in violazione della legge quadro sulle aree protette, non ha tenuto in conto del contributo di enti locali, come Zoagli e Coreglia,  Chiavari con la Pineta delle Grazie e Rapallo con l’area di Montallegro, già compresi nella perimetrazione provvisoria di decreto Cingolani, che avevano manifestato la volontà di far parte del Parco.

Un rigetto quindi motivato su solide argomentazioni giuridiche che fanno ben sperare sull’esito che avrà il ricorso al TAR, il prossimo 21 giugno, di coloro che, auspicando la revoca del decreto Cingolani, vogliono riportare l’asticella al punto di partenza cioè alla vecchia  perimetrazione  del Parco Regionale vanificando tutti gli sforzi intrapresi per la costituzione di un Parco Nazionale con i  conseguenti vantaggi per il territorio del Tigullio e Golfo Paradiso paragonabili a quelli del vicino Parco delle 5 Terre.

L’auspicio è quello che il Ministro, a valle della prossima pronuncia del TAR, possa emettere un nuovo decreto arrivando ad una delimitazione definitiva dei confini, effettuata all’esito questa volta di valutazioni sia di tipo politico amministrativo, sia strettamente tecnico scientifico come richiesto dalle norme che regolano la costituzione dei Parchi Nazionali, superando concezioni localistiche e subalterne tanto care anche ai nostri amministratori.