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Minuto di silenzio per franco rocca

Regione: commercio, emigrazione; i lavori del Consiglio

consiglio regionale

Dall’ufficio stampa del Consiglio regionale

Diversi gli argomenti di interesse generale discussi durante la seduta odierna

Minuto di silenzio per ricordare Franco Rocca

Questa mattina, subito dopo avere aperto la seduta, il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha chiesto all’Assemblea di osservare un minuto di silenzio in segno di lutto per la scomparsa di Franco Rocca, consigliere regionale nella VIII e IX Legislatura.

Modifiche alla Testo Unico in materia di commercio

Con 18 voti a favore (maggioranza) e 12 astenuti è stato approvato il disegno di legge 178 “Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo Unico in materia di commercio)”.

Il provvedimento prevede misure per la tutela e la valorizzazione di esercizi di vicinato e di botteghe artigiane caratteristici, sotto il profilo storico-culturale o commerciale, di alcune aree regionali particolarmente vulnerabili, tra cui i centri storici. Nello specifico, le modifiche introdotte consentono alla Regione, per tutelare interessi di particolare rilevanza indicati nella normativa statale, di stipulare intese con i Comuni in cui prevedere in talune aree limitazioni all’insediamento di determinate attività commerciali, per salvaguardare e valorizzare gli esercizi di vicinato e le botteghe artigiane. Queste intese vengono sottoscritte in accordo con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale dei settori interessati e, qualora siano necessari, con il parere favorevole delle Prefetture o della Soprintendenza. È inoltre prevista la possibilità di istituire, con successivi provvedimenti della giunta, albi specifici per valorizzare alcune tipologie di esercizi di vicinato e di botteghe artigiane. Il disegno di legge, infine, stabilisce sanzioni da applicare in caso di violazione di queste intese: er i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa che può variare dal pagamento di 2.500 fino a 15.000 euro, fino alla chiusura immediata dell’esercizio. Chiunque violi le prescrizioni relative al decoro delle attività economiche è soggetto alla sanzione amministrativa da 500 a 3 mila euro e alla sospensione temporanea dell’attività, con chiusura immediata dell’esercizio fino alla comunicazione di avvenuto adeguamento alle prescrizioni.

Alessio Piana, assessore al commercio, ha illustrato il provvedimento e le sue finalità spiegando che questa misura era molto attesa dai Comuni e dai rappresentanti delle categorie interessate.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha evidenziato che molti piccoli esercizi chiudono, ma nelle modifiche alla legge sul commercio non ci sarebbero iniziative per contrastare il fenomeno a vantaggio della grande distribuzione, che negli ultimi anni è stata favorita in molte occasioni.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha ricordato che il provvedimento prende spunto dai precedenti “Patti di area”, ha espresso perplessità sull’applicazione della misura e ha annunciato il voto di astensione del gruppo in quanto viene dato uno strumento ai Comuni togliendo, però, risorse al settore del commercio.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha detto che il provvedimento risulta sconnesso dalla realtà del commercio in Liguria perché il piccolo commercio è stato penalizzato costantemente, al contrario di quanto avviene in molte altre regioni europee che danno importanza al valore comunitario dei presidi commerciali.

Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha annunciato il voto di astensione del gruppo spiegando che il testo non contiene le misure necessarie per salvaguardare il negozio di prossimità e il piccolo commercio e rischia, invece, che questo settore sia cannibalizzato dalla grande distribuzione.

Stefano Mai (Lega Liguria – Salvini) ha detto che Regione Liguria, dopo aver introdotto elementi di concorrenza sostanziale nella grande distribuzione e aver preso iniziative a favore delle imprese artigiane a valere sui fondi Fesr, con questo testo vuole intraprendere iniziative analoghe a favore del piccolo commercio.

Mabel Riolfo (Gruppo misto) ha ringraziato l’assessore Piana per il lavoro compiuto nell’elaborazione del testo e ha rilevato che tanti piccoli Comuni da tempo aspettavano un intervento legislativo di questa natura per tutelare i centri storici e le comunità. Riolfo ha annunciato il voto favorevole.

Piano regionale triennale 2024/2026 degli interventi in materia di emigrazione

Con 18 voti a favore (maggioranza) e 11 astenuti è stato approvato il Piano regionale triennale 2024/2026 degli interventi in materia di emigrazione. Il Piano individua gli interventi che la Regione intende realizzare e sostenere e al Piano si collega il Programma attuativo annuale degli interventi, che stabilisce anno per anno le modalità per la concessione di contributi alle associazioni di liguri nel mondo, le linee di intervento a favore dei cittadini liguri all’estero che rientrano per risiedere in Liguria e di solidarietà in favore di cittadini disagiati di origine ligure residenti all’estero e l’ammontare dei contributi. Sono state promosse numerose iniziative, realizzate dalle associazioni sulla base di specifici progetti finalizzati a cui la Regione ha partecipato con contributi economici: il  giornale semestrale “Gens Ligustica in Orbe”, che ha permesso di ampliare il numero di corrispondenti e di favorire la comunicazione delle manifestazioni svolte sia sul territorio ligure che all’estero in maniera più completa coinvolgendo associati più giovani; il Progetto “Narra(re)Liguria”, che realizza mappe interattive delle quattro provincie liguri individuando luoghi e siti di rilevanza storica e culturale che sono allegate al giornale “Gens Ligustica in Orbe”; la convenzione con l’Università per offrire a discendenti di origine ligure borse di studio per la partecipazione ai corsi di lingua e cultura italiana del Centro Internazionale di Studi Italiani (C.I.S.I.); il conferimento del premio Lerici Pea per la sezione dedicata ai “Liguri nel mondo”; la celebrazione della giornata dedicata all’emigrazione italiana e ligure presso il Comune di Favale di Malvaro, in Val Fontanabuona, luogo simbolo per l’emigrazione ligure (61° edizione nel 2023); iniziative ed eventi realizzati sia sul territorio ligure che nei paesi che ospitano gli emigrati liguri. Per valorizzare le potenzialità offerte dal mondo migratorio ligure, la Regione ha predisposto una serie di linee programmatiche 2024/2026. Fra gli obbiettivi prioritari per il triennio 2024-2026 si darà continuità alle linee progettuali avviate per la promozione culturale, economica e turistica della Liguria, gli interventi di solidarietà e quelli finalizzati al rientro e all’inserimento nel territorio regionale avvalendosi della rete delle associazioni dei liguri nel mondo.

L’assessore all’emigrazione Alessio Piana ha illustrato il programma e ha ricordato, fra gli altri, il contributo dell’Associazione Liguri nel Mondo e ha sottolineato il lavoro di concertazione fra tutti i rappresentanti coinvolti

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha criticato l’impostazione politica del piano triennale dell’emigrazione in quanto privilegerebbe i discendenti degli emigrati liguri e non coloro che attualmente emigrano fuori regione e ha rilevato che il fenomeno dell’emigrazione è di nuovo in aumento.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha detto che il provvedimento in votazione dimostrerebbe che la Giunta non guarda al presente e al futuro e che occorrerebbe una proposta di legge unitaria per rendere attrattiva la Liguria e per frenare lo spopolamento di tutta la regione e in particolare dell’entroterra.

Il presidente della giunta Giovanni Toti ha replicato a Sansa rispetto al giudizio sul sistema di istruzione in Liguria e alla percentuale dei laureati e, al riguardo, ha citato i dati de Il Sole24Ore, ha ricordato i dati positivi sull’occupazione in Liguria nel settore artigiano e, infine, l’inversione in positivo del trend demografico rilevata dall’Istat.

Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha rilevato che molti laureati italiani si sono recati all’estero e che nel Nord Italia la Liguria avrebbe una quantità doppia di emigrati. Il consigliere ha aggiunto che c’è un incremento occupazionale nel turismo, ma che si tratta di una occupazione povera.

Davide Natale (PD – Articolo Uno) ha detto che la Liguria è la regione con il reddito pro capite più basso del Nord e registra il maggior numero di irregolarità nel lavoro. Il consigliere ha apprezzato, però, il riconoscimento delle radici, mentre nel resto d’Italia chi vuole conservare le radici del proprio paese d’origine viene ostacolato.

Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha rilevato che la dispersione scolastica in Liguria è molto alta e che resta comunque elevata l’emigrazione di giovani dotati di titoli di studio molto qualificata. Secondo il consigliere il provvedimento è limitato e manchevole si diversi aspetti.

Sonia Viale (Lega Liguria-Salvini) ha ricordato la legge da lei presentata, in qualità di assessore regionale, nel 2020 sul tema, rilevando che il provvedimento aveva messo a sistema le esperienze positive maturate negli anni sottolineando l’importanza di mantenere i legami con i liguri emigrati.

Quote del tonno rosso legate alla pesca sportiva

Con 23 voti a favore e 3 astenuti (Sergio Rossetti del gruppo misto-Azione, Candia e Centi del gruppo Lista Ferruccio Sansa presidente), è stato approvato l’ordine del giorno 929, presentato Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), con cui si impegna la giunta a chiedere al Governo che riveda i contingenti per la pesca sportiva/ricreativa al tonno rosso e di stabilirli su base regionale e non più nazionale o, in alternativa, di valutare altre iniziative volte a concedere la possibilità anche ai pescasportivi liguri di poter effettuare catture di tonno rosso. Nel documento si rileva che il contingente riservato alla pesca sportiva /ricreativa è fissato in 22,665 tonnellate, ma che nel periodo in cui è consentita la pesca al tonno rosso, questa specie è assente dal Mar Ligure mentre questo contingente viene raggiunto dai pescatori del centro-sud Italia.

Presenza delle associazioni anti abortiste e pro life nei consultori

Con 12 voti a favore (minoranza), 17 contrari e 1 astenuto (Mabel Rolfo del Gruppo misto), è stato respinto l’ordine del giorno 1181, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) che impegna la giunta ad esprimere il proprio dissenso nella Conferenza delle Regioni alla norma prevista per i servizi consultoriali affinché “le Regioni possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”, in considerazione dei rischi di violazione di privacy, riservatezza e rispetto dei diritti delle donne ex legge 194 e laicità del servizio pubblico e a rafforzare gli investimento nei consultori familiari, le sedi deputate a garantire la tutela della salute delle donne in un contesto di libertà e autonomia.

Nel dibattito sono intervenuti Selena Candia, Ferruccio Sansa e Roberto Centi del gruppo Lista Ferruccio Sansa presidente, Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Stefano Balleari e Veronica Russo del gruppo FDI, Paolo Ugolini e Fabio Tosi del gruppo Mov5Stelle, Davide Natale, Roberto Arboscello e Enrico Ioculano del gruppo Pd-Articolo Uno, Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini), Chiara Cerri, Lilli Lauro e Alessandro Bozzano del gruppo Cambiamo con Toti presidente, Mabel Riolfo (Gruppo misto), Sergio Rossetti (Gruppo misto-Azione) e Angelo Vaccarezza (FI).

L’assessore alla sanità Angelo Gratarola ha chiesto il ritiro dell’ordine del giorno in quanto il testo sarebbe prematuro rispetto al decreto legge varato nelle settimane scorse, ma il primo firmatario Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha respinto la richiesta.

Accesso ai locali pubblici dei non vedenti con i cani guida
E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 951, presentato da Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), con il quale si impegna la giunta ad avviare un’attività di sensibilizzazione, attraverso campagne di informazione e comunicazione che coinvolga le associazioni di categoria, per migliorare l’accesso dei non vedenti e del proprio cane guida nei locali pubblici. Nel documento si sottolinea che in molti luoghi pubblici (come ristoranti, negozi, supermercati) viene spesso negato l’accesso ai non vedenti con i loro cani guida, nonostante da quasi 50 anni preveda questo diritto di accesso. I non vedenti, in questi casi, sono costretti a far valere i propri diritti con il ricorso alle forze dell’ordine.

L’assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Giampedrone ha espresso parere favorevole. Sono intervenuti Stefano Balleari (FdI), Mabel Riolfo (Gruppo misto) , Sandro Garibaldi (Lega Liguria-Salvini), Claudio Muzio (FI), Paolo Ugolini (Mov5Stelle), Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente)

Copertura telefonica nell’entroterra ligure
E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 953, presentato da Sandro Garibaldi (Lega Liguria-Salvini), con il quale si impegna la giunta a istituire un tavolo di lavoro con la partecipazione  dell’assessorato alla Montagna, l’assessorato alla Digitalizzazione e i rappresentanti dei gestori di telefonia mobile per dotare l’intero entroterra ligure di adeguata copertura del segnale telefonico. Nel documento si ribadisce che il problema viene segnalato da anni  e che in più occasioni sono state fatte richieste da amministrazioni pubbliche, aziende, squadre di soccorso e frequentatori delle aree interessate, di installare ripetitori tali da garantire una adeguata copertura.

Nel dibattito sono intervenuti Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente), Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno)

Abbandono dei mozziconi di sigaretta

E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 954, presentato da Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini), con il quale si impegna la giunta a sensibilizzare Amministrazioni e consumatori sulle raccolta dei mozziconi di sigaretta e, in particolare, sugli effetti nocivi arrecati all’ambiente dall’abbandono di questi rifiuti, sull’obbligo di non gettare ed abbandonare i mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque, nelle caditoie stradali e nel sistema fognario, e sui conseguenti benefici in termini economici e ambientali; sulle sanzioni in caso di violazione dei divieti di abbandono dei rifiuti; sulla possibilità di attivare per i rifiuti di prodotti da fumo specifiche procedure di raccolta differenziata piuttosto che al conferimento in discarica.

 

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