Rapallo: porto, i timori del Pd su gestione e atto supplettivo - LevanteNews
LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
I rapporti comune-argo

Rapallo: porto, i timori del Pd su gestione e atto supplettivo

Generico aprile 2024

Da Mauro Mele, Capogruppo PD in Consiglio Comunale

Purtroppo sembra che accada quello che avevamo sempre temuto, sembra che la Pratica del Porto Turistico Carlo Riva, il primo porto turistico mai costruito in Italia, si sia impantanate in una secca che speriamo tutti non debba avere conseguenze letali per le Città.

Una frettolosa, lo possiamo dire ora con certezza, inaugurazione dai chiari intenti elettorali, fatta senza prima che tutti i vari passaggi amministrativi si fossero compiuti, dirigenti Comunali fatti cercare a casa dai Vigili, manco fossero dei criminali, altri dirigenti richiamati “urgentemente” in Ufficio a firmare atti di cui,  probabilmente, non hanno seguito l’iter dall’inizio e via di questo passo …
La pratica del Porto è iniziata male, proseguita peggio e speriamo non termini malissimo per la Città.

La maggioranza tutta ha sempre votato tutto di più, probabilmente senza mai leggere le pratiche, senza mai chiedere chiarimenti, senza capire cosa stava votando, ha sempre votato SI, (salvo qualche utile assenza strategica nelle pratiche più bollenti) salvo poi ora, in Campagna Elettorale, prendere le distanze dal Sindaco Carlo Bagnasco e fare come le tre scimmiette “io non c’ero e se c’ero dormivo”.

Durante l’ultimo il Consiglio Comunale in cui si è parlato del Porto il Pd di Rapallo ha votato contro la ratifica dell’Atto Supplettivo, i motivi li abbiamo spiegati in dettaglio quella sera, per chi ha avuto la pazienza di ascoltarci, ma giova ripeterli brevemente:
1. Non tutti i lavoratori che operano nell’area del porto erano tutelati, in primis i lavoratori dei sub-Concessionari

2. L’atto formale, cioè l’atto supplettivo, dice tante cose ma ne deve dire fondamentalmente due, la durata della Concessione e il costo: ebbene nessuna di queste due informazioni era presente, si rinviava a un futuro e successivo Atto Supplettivo

3. La Società Argo diventate il nuovo gestore del porto, ereditava tutti gli onori ma non la garanzia di rispondere ad eventuali danni chiesti da terzi che rimanevano in carico al vecchio Concessionario.

Secondo noi sono tre osservazioni di merito a cui non abbiamo avuto risposta soddisfacente in Consiglio Comunale.

Abbiamo discusso, abbiamo avuto il coraggio di metterci la faccia e abbiamo convintamente votato contro, e se ora non fossimo già entrati nel periodo elettorale in cui non si possono più convocare Consigli Comunali avremmo sicuramente chiesto un Consiglio Straordinario (questa volta magari avremmo avuto i numeri per farlo) o presentato un Mozione da discutere.

La prima cosa che ci sta a cuore sono i lavoratori, sia quelli alle dirette dipendenze del Porto sia la marea di operatori che lavorano nell’indotto, sub-concessionari e non.

Poi ci stanno a cuore le casse comunali e non ci piace affatto l’idea che la concessione, di mareggiata in mareggiata, si allunghi quasi all’infinito, come è successo fino a oggi.

E se, dio non voglia, il Comune fosse costretto, in qualche modo, a rifondere danni, che potrebbero essere milionari, non siamo certi che le casse del Comune sarebbero in grado di sopportare questa batosta e la Città di Rapallo rischierebbe la bancarotta.

Chiediamo conto a questa amministrazione, tanto coesa in passato quanto ora, al momento della spartizione delle nuove poltrone, spaccarsi in mille liti e mille distinguo alla “fratelli-coltelli”.

Invitiamo tutti gli elettori del Comune di Rapallo a riflettere su tutto questo e a trarne le dovute conclusioni il giorno delle Elezioni, l’8 e 9 giugno.