Chiavari. Il turismo visto dal Ministro Santanché: "Manca la fierezza di essere italiani" - LevanteNews
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Nell'ambito dell'economic forum giannini

Chiavari. Il turismo visto dal Ministro Santanché: “Manca la fierezza di essere italiani”

Generico aprile 2024

L’ospite più atteso arriva poco dopo le 11.00, in linea col cronoprogramma. È Daniela Santanché. Le sue prime parole sono per la location dell’Economic Forum dedicato a Giannini, ossia Palazzo Rocca, uno di quei gioielli “che contribuiscono a far sì che ci sia più voglia di Italia nel mondo”. La presenza del Ministro del turismo non è casuale: il tema è al centro del dibattito che si sviluppa nel corso della mattinata alla presenza, fra gli altri, di un secondo ministro, Paolo Zangrillo ( in collegamento da remoto), di Alessandra Ferrara di ANCI, di Luigi Pino di Confapi, di Giancarlo Durante di Confindustria e di Aldo Werdin, presidente della Federalberghi ligure.

Proprio a Werdin, il moderatore Mauro Boccaccio assegna il compito di fare il punto della situazione sul comparto turistico nel Levante. Il barometro segna bel tempo, dice Werdin, “ma noi siamo in ritardo, sulla buona strada ma in ritardo: manca ancora la giusta sinergia territoriale, urge alzare la qualità del prodotto, sviluppare le vie del mare anche per ampliare la stagione attraendo il turista che si muove d’inverno, come quello che proviene dai paesi nordici”. E poi serve “un piano strategico”, “per fruire il territorio e promuoverlo nel suo complesso come fanno Versilia e Costa Azzurra”.

Dopo l’antipasto, la prima portata, “servita” da uno degli ospiti più attesi, il giornalista e saggista Ferruccio De Bortoli, che invita a “pensare al turismo non più come settore ancillare dell’economia, perché racchiude tutti gli altri a partire dalla filiera agroalimentare. Il turismo può essere il super settore dell’economia italiana”. Poi mette in guardia dal modello Barcellona e dall’overtourism, che porta a un rigetto da parte delle comunità locali e, in particolare, di coloro che sono esclusi dalla filiera turistica. A iniziare dagli anziani. “E noi siamo una società sempre più anziana”.

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Quindi, come annunciato, l’intervento del ministro Santanché, che muove da una constatazione amara, per un territorio che al turismo deve molto: “Non siamo mai stati una nazione che ha creduto veramente nel suo potenziale turistico”. Cosa fare? “L’elemento fondamentale, ciò che manca, è l’orgoglio e la fierezza di essere italiani. Non abbiamo ancora una ‘Squadra Italia’ che proceda unita nella stessa direzione”. Fuor di metafora, i componenti della squadra sarebbero gli assessori regionali (al Forum è presente anche Augusto Sartori). La sfida, invece, promuoversi meglio sui mercati più remoti: “Per gli australiani l’Italia è un puntino nel mondo, è difficile parlare a loro di Chiavari senza partire dall’Europa e dall’Italia. Solo dopo possiamo declinarne le specificità”. Il modello narrativo e comunicativo del ministro è quello francese, mentre il punto di riferimento non deve essere più numerico, ma economico. Altrimenti detto, non si deve guardare a quanti turisti arrivano, ma a quanti soldi spendono. Last but not least, la tassa di soggiorno, che potrebbe diventare in futuro una “tassa di scopo” ed essere vincolata al comparto turistico e alla mitigazione dell’impatto che esercita sulle comunità locali.

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