I circa 50 ospiti “emergono” dalla sala del convegno quando il cielo uggioso lascia campo a uno di quei tramonti che regalano al Sindaco, Giovanni Anelli, un pallone che ha solo bisogno di essere spinto in porta: “This is Camogli”, dice nella breve pausa fra la fine dei lavori e il rinfresco, indicando alle sue spalle uno dei panorami più iconici d’Italia. Sono arrivati da tutto il mondo questi esperti in mitigazione del rischio idrogeologico, convenuti all’Hotel Cenobio dei Dogi in occasione del meeting convocato dal Parco di Portofino nell’ambito del progetto europeo H2020 Reconect. Galeotto, il fatto che il Parco ospiti due bacini pilota – Paraggi e San Fruttuoso – dove sono stati realizzati interventi con tecniche naturali di stabilizzazione dei versanti, ripristino dei terrazzamenti, sistemazione dei sentieri e riforestazione. Per il nostro territorio quello idrogeologico sta diventando il fattore decisivo di pianificazione di un futuro che, come ha ampiamente dimostrato l’ultima ondata di maltempo, non può più prescindere dalla sfida dell’emergenza climatica. Dalla tenuta del territorio non dipende più solo una produzione agro-alimentare di qualità, ma la vivibilità stessa di ampie aree della nostra Regione. A salutare i partecipanti al convegno, che riprenderà domattina alle 9, anche Alessandro Piana e Augusto Sartori, rispettivamente vice-presidente e assessore al turismo della Regione Liguria. Il vicepresidente del Parco Francesco Faccini omaggia alcuni dei presenti con t-shirt e borse “Verde Paraggi”, che riproducono il corrispondente pantone ispirato al colore verde smeraldo.
