Mercoledì 14 febbraio prossimo sarà riaperta via Gazzo, interrotta dalla frana, avvenuta a novembre 2014, che costò la vita ai due coniugi Armenise. La frana fu causata da un improvviso e imprevedibile evento meteoriche, che determinò diversi cedimenti del territorio. Su quel fronte (Selaschi-Buggigo) si verificarono in totale sei frane.
“Come Comune abbiamo valutato la necessità di riaprire via Gazzo, che venne seppellita da montagne di detriti caduti a valle e divenne impraticabile. Abbiamo deciso riaprirla con il supporto di Regione Liguria per tre ragioni – spiega il sindaco di Leivi Vittorio Centanaro-: l’aspetto morale nei confronti di chi ha perso la vita; inoltre, proprio in quel punto c’è la stazione di sollevamento dell’acqua potabile che serve tutto il territorio comunale; infine, l’anno prima, nel 2013, via Gazzo funzionò da raccordo con tutta la Val Fontanabuona dopo il crollo del ponte di Carasco e da lì transitarono tutti, lavoratori e studenti. Mi sembrava bello che quest’arteria riprendesse luce”.
È stato possibile riaprire la strada soltanto adesso a causa di ritardi dovuti a varie situazioni concomitanti: cambiamenti del piano di Bacino, tempi lunghi degli enti coinvolti ( Enel, Italgas, Iren), condizioni del tempo. Molto materiale è stato riposizionare in zona e il comune sta valutando se creare una zona sosta in quanto lì passa la strada di collegamento con la ciclovia dell’Ardesia. “Ringrazio le ditte, i tecnici del Comune, della Regione, l’assessore Giampedrone e il consigliere regionale Claudio Muzio. Mi auguro che in futuro questa strada possa essere utile come lo è stata in passato”, conclude Centanaro.
