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Elaborati di grande valore per il concorso de l'agorà

Lavagna: Premio Dallorso, tutti i vincitori, dalla letteratura allo sport

Torna il Premio Francesco Dallorso, ideato dall’Associazione Culturale Agorà di Lavagna in ricordo del Maestro Scultore e dedicato ai giovani meritevoli del Tigullio. L’evento, patrocinato dal Comune di Lavagna, dal Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria e dall’Istituto Scolastico Regionale è giunto oggi alla sua settima edizione. Questo pomeriggio alle ore 15.30 presso l’Auditorium Campodonico di Lavagna, sono stati premiati i giovani talenti che hanno partecipato alle varie categorie: letteratura e letteratura multimediale, musica, teatro e coreografia, scienze e innovazioni tecnologiche, arte e sport.

L’evento è iniziato con la proiezione di una intervista di anni passati allo scultore Dallorso, il cui messaggio risiede nell’impegno in quello che si fa. A presentare il tutto è Marco Gotelli, che ringrazia l’associazione L’agorà di Lavagna per l’attività culturale portata avanti tutto l’anno. “Mi è piaciuto l’aggettivo ‘meritevole’, anche se oggi è desueto, metti in evidenza l’arte, la cura, fare le cose con quella differenza per arrivare a essere considerati ‘meritevoli”. “Questo premio è uno degli obiettivi che ci sta più a cuore perché riguarda lo sguardo al futuro, ai giovani. Ci sono tanti giovani qui in sala con i loro obiettivi. Ringraziamo anche gli insegnanti, che hanno creduto nei ragazzi e hanno saputo fare leva su corde importanti. Ringrazio la dirigente scolastica Isabella Herzfeld, presente qui oggi. E infine ringrazio voi ragazzi che contribuite ad arricchire di valore le nostre attività”, introduce Linda Botto, presidente dell’associazione L’Agorà.

Lina Dallorso, figlia di Francesca, dichiara: “Senza i giovani il premio non avrebbe senso. Mio padre amava i giovani del territorio. Negli elaborati che abbiamo valutato abbiamo trovato idee di speranza, amore per il nostro territorio, per il futuro e per il passato. ‘Io guardo ancora al futuro’, diceva mio padre a 98 anni”. “È una giornata bella per Lavagna, perché ricordiamo una grande figura per la città, la figlia ne è giustamente orgogliosa; le sue iniziative erano sempre stimate da tutti – lo ricorda il consigliere regionale Giovanni Boitano -. Dallorso deve essere stimolo per tutti voi giovani, bisogna cercare il bello e raggiungere obiettivi importanti. Un doveroso ringraziamento ad Agorà per le sue attività culturali”.

Premiazione della prima categoria, arte e fotografia, il cui giudice è Samuel De Felice, in arte Hido, secondo il quale “Adesso, con lo sviluppo della tecnologia, tutti possono essere artisti, la differenza la fa il messaggio. L’approccio all’arte classica, alla pittura, mi accompagna fin da ragazzo, per poi passare al teatro, danza, canto e tornare alle arti visive”. I primi vincitori della categoria arte sono i ragazzi della Scuola Don Gnocchi, con il progetto “Una cartolina per la pace”, scelto per il significato espresso. È il coordinamento di un lavoro iniziato con lo scoppio della guerra in Ucraina: la professoressa Serra ha inviato diverse centinaia di cartoline all’Onu, tanto che l’insegnante ha ricevuto una telefonata di complimenti dal Quirinale. “Iniziativa che dimostra quanto i ragazzi non siano affatto menefreghisti e superficiali, ma stimolati il giusto, tirino fuori il meglio”, afferma la dirigente Herzfeld.

La prossima categoria è letteratura e letteratura multimediale, il cui giudice è Virginia Leoni (giornalista, blogger, responsabile ufficio stampa della collana Altre Voci Edizioni). “Quando decisi di fare la giornalista avevo tredici anni, andai nella redazione del Secolo; ora non è più così, non basta saper scrivere ed essere curiosi, occorre molto di più, come dimostra l’elaborato vincitore”. Quello della Scuola Media Don Gnocchi con “La classe dei banchi vuoti”, un video sulla mafia in concomitanza con l’anniversario della Giornata della Legalità, il 21 marzo: “un lavoro sulla criminalità ma anche sull’aggressività e sul bullismo”, spiega la docente Licia Delucis. Menzione d’onore a classi dell’Istituto G. Caboto per le riflessioni del libro Pop up, nato da un concorso nazionale sulla Shoah, contente parallelismi tra passato e futuro. Altra menzione d’onore agli alunni della Casa Circondariale di Chiavari, sempre dell’Istituto Caboto.

Premiazioni della categoria sport, giudice Luca Mangiante, capitano della Rari Nantes Lavagna per tanti anni, Campione del Mondo con la Nazionale di Pallanuoto Militare nel 1994 per la sezione sport. “Ringrazio Agorà perché mi ha messo davanti ad una difficile scelta, sono ragazzi che portano avanti sport e scuola. Vincitore è Lorenzo Donati, giovanissimo (ventunenne) e brillante velista dall’età di tredici anni, vincitore di regate regionali, nazionali ed europee. Quella di Lorenzo è una passione di famiglia, la menzione d’onore va alle due sorelle, Giulia e Valeria Donati.

Categoria musica, il cui giudice non può che essere Giulia Cancedda, in arte Cance, cantautrice e vincitrice della X edizione “Musica contro le mafie” e del Premio Francesco Dallorso nel 2018. “Sono state candidature molte diverse sia come generi musicali sia perché presenti sia singoli che gruppi. Vincitrice è Clarissa Cresci, premiata per il paziente uso del clarinetto, con l’augurio di continuare a perseguire la via della conoscenza, come dice don Ciotti, e di farsi contaminare da tutti i generi musicali, di uscire dalla zona di comfort, per crescere nella musica come nella vita”, spiega così Cance la scelta. Menzione d’onore al corso di musica della Scuola Media Don Gnocchi.

Premiazione della categoria scienze e innovazioni tecnologiche, giudice è Stefano Tambornini: Direttore di Wylab, membro del consiglio direttivo del gruppo territoriale Tigullio di Confindustria, dell’Associazione San Michele Valore Impresa e del Banco Farmaceutico per la provincia di Genova, per la sezione Scienze ed Innovazioni tecnologiche “Grazie alla tecnologia, con la pandemia, in una notte tutto quello che poteva andare online ci è andato. E si è riscoperto il piacere di stare all’aperto, di apprezzare i borghi”, dice Tambornini. Il progetto scelto è Ripopoliamo i borghi del team Perseverance del Caboto, che ha pensato a una campagna online e offline. Questo progetto è nato da una competizione nazionale a tempo (acathon), abbiamo scelto una soluzione di ripopolamento sia d’estate che d’inverno, ideando un’applicazione che desse i servizi di cui le persone avevano bisogno (i bisogni sono stati intercettati tramite sondaggi).

Ultima categoria è teatro e coreografia, il cui giudice (non presente in sala) è Sergio Maifredi: regista, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure, già consigliere di amministrazione della Fondazione Carlo Felice di Genova, direttore organizzativo del Teatro Vittoria di Roma e vice direttore del Teatro della Tosse di Genova. Vincitore è il progetto I ragazzi tra le stelle, associazione culturale che opera in tutto il Tigullio e l’entroterra. “È nato dall’ascolto della canzone ‘Ti regalerò un rosa’ di Cristicchi, condividendo la sensibilità per la salute mentale, cosa non solita purtroppo. Abbiamo voluto esprimere questa nostra attenzione così”, dice Paola.

Durante il premio Dallorso, L’Agorà consegna anche il premio dell’associazione a un progetto che è particolarmente nelle nostre corde: “Quest’anno scegliamo ‘I ragazzi tra le stelle’, per questo progetto bellissimo sulla salute mentale , per il tempo dedicato agli altri e per la loro collaborazione nel primo spettacolo mai realizzato dopo l’uscita dalla pandemia”, è la motivazione data da Linda Botto.