Chiavari: "Un Tribunale del Tigullio per un giustizia di prossimità e settoriale insieme" - LevanteNews
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Carcere, sotto organico

Chiavari: “Un Tribunale del Tigullio per un giustizia di prossimità e settoriale insieme”

Oggi pomeriggio a Chiavari, dopo la visita ai carceri genovesi, è arrivato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, accompagnato da Matteo Rosso, onorevole e commissario regionale di Fratelli d’Italia, e dal coordinatore provinciale e capogruppo in Regione Liguria Stefano Balleari. Programma: visita al carcere di Chiavari e una breve conferenza stampa presso l’edificio in corso De Michiel (che avrebbe dovuto ospitare il Tribunale poi chiuso) per comunicare le intenzioni del ministero sul percorso che devono intraprendere le amministrazioni locali, a partire da quella di Chiavari, per avere un nuovo Tribunale del Tigullio/del Levante. “Non posso promettere la riapertura sic et simpliciter, ma sicuramente questo governo vuole rivedere l’infausta e sciagurata revisione della geografia giudiziaria, crede nel valore della giustizia di prossimità e quindi, se vi è un progetto condiviso, di tutti gli enti territoriali, che disegna la competenza di un’area socioeconomica omogenea, certamente lo prenderemo in grande valutazione perché è nostra intenzione riaprire alcuni tribunali e valorizzare la giustizia di prossimità, che vada insieme alla giustizia di una certa area professionale – dichiara Delmastro -. Questo richiede prima di tutto un progetto del territorio. Credo che Chiavari abbia un asset infrastrutturale straordinario, che è un edificio molto nuovo. Io sono qui per raccontare a questo territorio che se i vari sindaci riescono a presentare coralmente un progetto del Tribunale del Tigullio probabilmente ci sono possibilità, anche in virtù della infrastruttura esistente partiti avvantaggiati rispetto ad altri”. Presenti alla conferenza, tra gli altri, l’avvocato Gabriele Trossarello, individuato dalla maggioranza di Palazzo Bianco come consulente esterno della commissione consiliare che dovrà redigere il progetto, Nicola Orecchia, consigliere di opposizione e Diego Pistacchi, candidato del centrodestra alle prossime elezioni a Sestri Levante.

Per quanto riguarda il carcere, il sottosegretario ha definito l’istituto penitenziario di Chiavari un “gioiello che purtroppo deve fare i conti con la mancanza di organico, il sovraffollamento, la mancanza di dotazioni della Polizia Penitenziaria”. Il direttore del carcere di Chiavari, Paola Pinto, è direttore anche a Pontedecimo: “entro dicembre ogni carcere avrà un direttore suo proprio”, promette Delmastro. Il Ministero della Giustizia ha pensato a concorsi per 5000 allievi, mini extra assunzioni. “Nonostante la Finanziaria di sangue di guerra lo sforzo del governo è fortissimo per stare al fianco degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria”. A luglio qualche allievo di un corso ora in attuazione verrà sicuramente destinato a Chiavari.

Dieci anni fa il Tribunale di Chiavari veniva chiuso e accorpato a quello di Genova per decisione del governo di Roma, dieci anni dopo c’è la possibilità che riapra, sempre (e non può che essere così) per decisione del nuovo esecutivo. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, da quando occupa quel dicastero, ha più volte ribadito tutta la sua contrarietà alla legge Severino, quella che ha determinato la soppressione del tribunale chiavarese. Sono passati pochi mesi e il sottosegretario alla Giustizia con delega al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), Andrea Delmastro Delle Vedove, il 21 febbraio scorso ha convocato al Ministero il il Direttivo nazionale dei tribunali accorpati.

Le intenzioni del governo (“di recuperare gli uffici giudiziari soppressi, di ricevere approfonditi studi dai territori”) sono state poi comunicate da Delmastro, presente il Direttivo, ai Comitati territoriali dove i tribunali sono stati soppressi, compreso Chiavari. All’incontro, avvenuto a Vigevano il 25 febbraio, in rappresentanza della città, c’erano il sindaco Federico Messuti, il presidente del Comitato contro la chiusura, avvocato Gabriele Trossarello, e il consigliere di minoranza Nicola Orecchia. Le chances di riaprire per il tribunale di Chiavari sono legate alla presentazione di un progetto “credibile” di riapertura che: coinvolga un territorio omogeneo (oltre i confini dei 35 comuni del passato) e sgravi dal lavoro i tribunali vicini (Genova e La Spezia). L’esempio indicato da Delmastro è quello di Bassano del Grappa, il cui tribunale era stato soppresso ed ora riaprirà come Tribunale della Pedemontana Veneta. Trossarello ha definito l’obiettivo “un Tribunale del Levante, che coinvolga lo Spezzino e il Golfo Paradiso. Questo è il momento di coinvolgere le amministrazioni”.

Il comune di Chiavari, da parte sua, intende cogliere questa opportunità: ai primissimi di marzo il sindaco Messuti ha proposto l’istituzione, durante la prossima seduta del Consiglio Comunale, di una commissione consiliare speciale con il compito di valutare le possibilità di riapertura del tribunale, in modo tale da arrivare a redigere, entro sei mesi, un progetto completo da poter sottoporre al Ministero. La commissione si avvarebbe, a titolo gratuito, di un consulente esterno, indicato dalla maggioranza in Gabriele Trossarello, che ha già dato informalmente la sua disponibilità. “Un percorso che certamente sarà difficile e presenterà molteplici ostacoli ma che vogliamo valutare attentamente”, ha dichiarato Messuti. Chiavari non vuole perdere l’occasione di sfruttare l’edificio costruito apposta con la funzione di contenere un palazzo di Giustizia, che però adesso ospita altri uffici pubblici e che all’epoca dell’edificazione costò 14 milioni. Per non dire quanto la chiusura del tribunale abbia impoverito Chiavari; è stato il tessuto commerciale a soffrire la perdita di un fiorente indotto: mercato ortofrutticolo, negozianti del Caruggio, bar, agenti immobiliari.