Sestri: "Sei bella da morire", inaugurazione della mostra in sala Riccio - LevanteNews
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Venerdì 25 novembre

Sestri: “Sei bella da morire”, inaugurazione della mostra in sala Riccio

Generico novembre 2022

Dal Comune di Sestri Levante

Dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Sestri Levante, Maria Elisa Bixio: “Nell’ambito della giornata contro la violenza sulle donne, l’assessorato alla Cultura ha voluto, in collaborazione con l’associazione Carpe Diem, organizzare una mostra fotografica all’interno del palazzo comunale, la casa di tutti noi, affinché arrivi forte e diretto il messaggio che queste immagini portano con sé. Trenta scatti per raccontare un tema, purtroppo, di grande attualità con numeri spaventosi che ogni anno aumentano.

Penso che la fotografia possa davvero smuovere le coscienze e farci prendere atto di un problema sociale che coinvolge spesso anche bambini vittime inconsapevoli insieme alle donne di atti violenti. Una mostra contro la violenza di genere, un’occasione per riflettere, per costruire una cultura di rispetto e per educare gli adulti di domani. Sono veramente riconoscente all’associazione culturale Carpe Diem e in particolare al presidente Roberto Montanari per il prezioso regalo di questa mostra che idealmente dedichiamo a tutte le donne”.

Mostra fotografica Sei bella da morire

sala Riccio, al piano terra del palazzo comunale

fino al 10 dicembre, con orario 10 – 19.

Dopo essere stata esposta a Roma, Palermo, Pisa ed altre località della penisola arriva a Sestri Levante “Sei bella da morire”.

Un progetto nato e organizzato da Ikonica Associazione Culturale Fotografica di Roma a favore della lotta contro la violenza sulle donne. Una collettiva di 38 autori che hanno partecipato al progetto con un totale di 50 fotografie. A corredo della mostra, è stato stampato un catalogo contenente foto, scritti e narrazione di storie vissute, ed essendo un progetto no profit a scopo di beneficenza e di sensibilizzazione verso il problema “femminicidio”, il ricavato andrà a favore della associazione BeeFree di Roma (https://www.befreecooperativa.org/), attiva nel mondo dell’accoglienza e sostegno a vittime di soprusi, abusi e maltrattamenti.

La mostra arriva a Sestri Levante grazie all’associazione Carpe diem, Barbara Cerri, socia del Circolo Fotografico Il Gruppo di Pisa insieme al presidente Andrea Del Genovese.

Da un testo del catalogo (scritto da Angelo Franceschi):

UCCISE PER AMORE

Ogni tre giorni una donna viene uccisa da un maschio , a volte viene uccisa con i suoi bambini.

Se il maschio possiede un’arma da fuoco la usa. I maschi che non hanno una pistola o un fucile usano quello che trovano, un coltello, un martello un bastone o solamente le mani.

Queste sono le vicende che mi è capitato di fotografare. Madri e figli uccisi, figli sopravvissuti, maschi vigliacchi al punto di non riuscire ad uccidersi.

Ho visto gli occhi di un bambino al quale il padre aveva ucciso la madre e ho visto l’assassino portato via in manette.

Sono un fotoreporter e da oltre 30 anni lavoro con la Repubblica nella cronaca di Roma.

Ho visto una donna decapitata, una giovane ragazza data alle fiamme. Ne ho viste tante di donne uccise e tante menomate per sempre, bruciate con l’alcol e la benzina, sfigurate con l’acido.

Ho incontrato tante persone disposte ad aiutarle, donne che aiutano altre donne, polizia, carabinieri, assistenti sociali, avvocate, psicologhe pronte a dare se stesse per aiutare.

Mancano i fondi, molte di queste associazioni non hanno di che andare avanti.

Sono uno dei fondatori di Ikonica. Sono un docente di fotografia all’interno dell’associazione e da circa dieci anni cerco di veicolare la fotografia al di fuori delle realtà dei social, cercando di trasmettere tutto quello che ho imparato. Cercando di far capire che la fotografia è stata, è e sarà uno dei più potenti mezzi per veicolare idee e sentimenti.

Da qui l’idea di promuovere, tra le socie e i soci di IkonicaA, una serie di foto che potessero descrivere quello che si prova di fronte a una tragedia quale “la violenza di genere”.

E allora è nato il progetto “Sei bella da morire”, al quale tante e tanti hanno aderito, con lo slancio di potersi esprimere nella massima libertà.

Chi è più esperto aiuta chi è meno attrezzato, ma rispettando la visione del fotografo. Donne e uomini capaci di esprimere quello che sentono e provano di fronte a questa tragedia.

Ora le foto ci sono e andranno in mostra senza premi ne riconoscimenti, solo a testimonianza di quello che provano le persone comuni.

Tutte le foto sono bellissime e tutte esprimono il sentimento più intimo e profondo di ognuno di noi.

Scopo della mostra è raccogliere fondi da devolvere ad una o più associazioni che si occupano di donne maltrattate, sopravvissute e scampate ai propri aguzzini.

 

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