Chiavari: digitalizzati 130 anni di dati meteo dell'Osservatorio di Chiavari - LevanteNews
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Presentazione al festival di rovereto

Chiavari: digitalizzati 130 anni di dati meteo dell’Osservatorio di Chiavari

Oggi, alle 10 in collegamento dal teatro Caritas, è stato presentato il progetto, giunto al suo compimento, di digitalizzazione dell’intero patrimonio custodito nell’archivio dell’Osservatorio Meteorologico del Seminario Vescovile cittadino, recuperato grazie a un’opera di raccolta e inserimento di dati meteo registrati in un arco di tempo di oltre 130 anni e comprensiva di diciassettemila documenti. Il progetto è stato finanziato dal comune di Chiavari con specifici contributi e con disponibilità di risorse umane; durante la presentazione di questa mattina la sala del teatro si è collegata in diretta, tramite Teleradiopace, al Festival della Meteorologiache si sta svolgendo in questi giorni a Rovereto (trento), in occasione dell’“Evento Citizen Science Dati Meteo”,  per illustrare le operazioni effettuate.

I Lions Club del Tigullio-Golfo Paradiso avevano già da tempo operato una microfilmatura dei registri caratacei manoscritti, microfilm che successivamente il comune ha convertito in scnasioni in formato pdf. Si è poi elaborato anche un percorso di trascrizione su fogli Excel predisposti ad hoc. I microfilm dei registri cartacei, curati dai tre sacerdoti dell’Osservatorio (Andrea Bianchi, Giovanni Sanguineti, Gaetano Leonardini) tra il 1883 e il 2014, sono stati oggetto di un puntuale lavoro di conversione, controllo e correzione dei dati inseriti. Nella fase di data-enter sono stati coinvolti circa 400 studenti all’interno di un progetto scuola-lavoro e grazie a percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento del Liceo Da Vigo Nicoloso, del Liceo Marconi-Delpino, dell’Istituto Caboto, l’Istituto Natta Deambrosis e il Liceo Scientifico sportivo Gianelli. In cinque anni è stata creata una banca dati unica, compattata in una semplice chiavetta Usb: sono circa 4.5 milioni i dati raccolti in 20 mila fogli Excel, raggruppati in 1700 file, per un totale di 7000 ore di lavoro complessivo dello staff che ha seguito i lavori.

All’interno del collegamento con Rovereto sono intervenuti il dottor Alberto Ansaloni dell’Associazione Amici del Museo Scientifico (presieduta dalla professoressa Elvira Landò), il quale ha illustrato, avvalendosi di slides, la storia dell’osservatorio, la nascita del Museo e la varie fasi del percorso di digitalizzazione realizzato con la preziosa collaborazione degli studenti delle scuole superiori del Tigullio-Golfo Paradiso i rappresentanti della Diocesi e i dirigenti scolastici degli istituti scolastici. Dopo di lui è intervenuta l’ex dirigente scolastica, ora preside del Liceo Scientifico sportivo Gianelli, professoressa Daniela Loero: “Ho coadiuvato monsignor Leonardini, felice di acquisire conoscenze di fisica, materia nella quale sono laureata, e consapevole di contrabuire a realizzare qualcosa di importante per la comunità. Il coinvolgimento delle scuole inizia nell’anno scolastico 2016-2017 e termina nel 2020-2021; nemmeno la pandemia lo ha fermato perchè era un lavoro fattibile da casa. E’ rientrato nel progetto di alternanza scuola-lavoro e nell’acquisizione delle competenze trasversali”. “E’ stato un modo – prosegue Loero – per avvicinare i ragazzi alla storia del territorio, in particolare ai centri di scienza che vi esistevano già molto tempo fa: l’Osservatorio, il Liceo Delpino, la Società Economica; inoltre per applicare lo strumento digiatale non allo svago o allo socializzazione ma alla ricerca. Infine, per acquisire la capacità di lavorare in gruppo, concentrarsi e si sopportare la ripetitività. Ringraziamo il comune e l’associazione”.

Non poteva mancare il saluto dell’assessore alla cultura di Chiavari, Silvia Stanig, per la quale questo lavoro è “motivo di orgoglio, ancora di più dal mometo l’ho visto partire come amministratore appena insediato. Sono contenta che i giovani di Chiavari abbiano partecipato a qualcosa di così significativo e concreto dal punto di scientifico, riconsciuto a livello nazionale e internazionale. Un lavoro portato avanti su una grande patrimonio sconosciuto fino a oggi a molti nostri concittadini che ci riempie di soddisfazione”. Quando realizzato a Chiavari sarà replicato in altre realtà, annunciano dall'”Evento Citizen Science Dati Meteo” di Rovereto. Il progetto chiavarese è già stato illustrato al Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale di Scienze dell’Atmosfera e Meterologia e l’iniziativa è stata riconosciuta talmente valida da essere proposta a tutte le stazioni Meteo che possiedono dati analogamente registrati.

All’iniziativa ha partecipato anche monsignor Lisetti, in rappresetanza del Vescovo: “Mi sento coinvolto in questa avventura che riguarda gli istituti scientifici della Diocesi di Chiavari”, dice riferendosi all’osservatorio meteorico (parte della rete meterologica italiana); l’osservatorio sismico fondato nel 1883; le stazioni termobiometriche aperte in un decina di parrocchie; il gabinetto di fisica e chimica e il museo di storia naturale nelle cui aule studiavano gli studenti dei licei nella prima parte del Novecento. “Per quindici anni – prosegue Lisetti – sono stato addetto all’osservatorio, dove almeno due volte al giorno effettuavo le rilevazioni: un lavoro metodico e intelliggente quel passaggio dallo scrivere al digitare al computer”

A seguire sono intervenute alcune delle insegnanti coinvolte nel progetto, anche dal Liceo scientifico Nicoloso da Recco, di cui alcuni studenti, anche in virtù di questa esperienza, hanno poi scelto di studiare fisica, astrofisica o ingegneria. Tra quest’ultimi hanno raccontato la loro esperinza Sofia Macchiavelli, ex studentessa del Liceo Scientifico sportivo Gianelli di Chiavari -“Ho lavorato ai tempi del Covid nel 2021 inserendo i dati da casa. Sono molto contenta di aver partecipato perché mi ha permesso di aiutare il progresso nella scienza ed è un progetto che mi ha dato basi per il mio ambito di studio attuale (statistica matematica e trattamento informatico dei dati) – ed Eugenio Picasso, del De Ambrosis Natta di Sestri, dalla grande passione per l’informatica: “La cosa più bella è che abbia partecipato tutta la mia classe”.

Concluso il convegno, si è tenuta una visita guidata presso il Museo vescovile, che si trova all’interno del Seminario di Chiavari, in corso Assarotti, di fronte alla Stazione. Il museo dell’osservatorio è istituito da una ventina d’anni, contiene  apparecchiature funzionanti, esposte e che necessitano di essere periodicamente manutenute. Parte degli studenti lavoreranno all’aggiornamento del museo. Partirà infatti il progetto di mantenimento del museo, comprendente, tra le altre cose, un’audio guida. Tra le aprticolarità storiche da ricordare, segnaliamo che l’osservatorio sismico colse alcune onde anomale che poi furono spiegate essere esiti di esperimenti atomici fatti in luohi lontanissimi da Chiavari e dall’Italia.