Chiavari: "Voci in giardino" con Sergio Gabrovec (venerdì 12) - LevanteNews
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Chiavari: “Voci in giardino” con Sergio Gabrovec (venerdì 12)

Società Economica

Dall’ufficio stampa della Società Economica riceviamo e pubblichiamo

“Voci in giardino”, 5° appuntamento: la grande storia nei registri parrocchiali. Sergio Gabrovec con Enrico Rovegno. Venerdì 12 agosto 2022 alle ore 21.
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­Sergio Gabrovec, con alle spalle un passato professionale di tutto rispetto come dirigente dell’Agenzia delle Entrate (e come autore di un saggio su L’imposta di registro), riferendosi oggi alla sua intensa attività di divulgazione storiografica parla di “divertimento”: si tratta, però, di una definizione volutamente e fortemente autoriduttiva.

Basti pensare alla creazione della associazione ButoCultur@ il cui scopo, dichiara Gabrovec, è quello di “valorizzare il territorio dell’Alta Val di Vara raccontandone la storia e portando alla luce i valori della cosiddetta civiltà contadina: l’amore per la famiglia e per il proprio paese, il rispetto dell’ambiente, la solidarietà, il duro lavoro, la tenacia, lo spirito di sacrificio, la fede”.

Così l’associazione ha pubblicato ben dodici libri, la cui vendita serve esclusivamente alla manutenzione e al restauro delle opere d’arte custodite proprio nelle chiese parrocchiali della valle: dal primo – Buto (nell’Alta Val di Vara). La storia, il folclore e…, Erredi Grafiche Editoriali, Genova, 2002 – all’ultimo – Groppo: 1248, dalle nebbie del passato, il Borgo e la Parrocchia, Erredi Grafiche Editoriali, Genova, 2019 – sono passati quasi vent’anni, e prossimamente (poiché il “divertimento” continua) verranno dati alle stampe due nuovi volumi, su S. Michele di Romaggi e S. Pietro (di) Vara.

Non solo: oltre all’attività di pubblicista, Gabrovec, Assessore alla Tesoreria della Società Economica, cura da qualche tempo per l’Ente chiavarese una seguitissima rubrica sul web, “10 minuti di storia…”, arrivata recentemente al suo cinquantesimo numero.

Per questo incontro nel Giardino dei Lettori, Gabrovec ha suggerito un accostamento che può anche sembrare sorprendente, quello tra gli archivi parrocchiali e la grande storia:

“Gli archivi parrocchiali e diocesani sono dei veri e propri beni culturali, conservano la memoria delle opere della Chiesa, svolgono funzione pastorale e sono un patrimonio fondamentale delle comunità che li hanno prodotti. Sino alla costituzione dell’anagrafe civile (R. D. 31 dicembre 1864 n. 2105) i registri delle parrocchie costituiscono l’unica fonte di informazioni anagrafiche sulla popolazione delle rispettive comunità. La documentazione conservata negli archivi parrocchiali è quindi una fonte pressoché unica ed esclusiva per la storia della Chiesa stessa, ma anche per la storia di tutti quei piccoli agglomerati urbani e rurali diffusi sul territorio nazionale. È infatti testimonianza dell’attività svolta dai parroci nel tempo, e delle vicende di un territorio con la sua popolazione: per questo motivo l’archivio parrocchiale può essere ben definito come “archivio dei luoghi e degli uomini che in quei luoghi hanno vissuto”, perché vi è riflessa, oltre alla vita religiosa, anche la realtà culturale, socio-economica, civile e politica. E’ stato così possibile ottenere sui paesi elementi unici di demografia, genealogia, statistica, sociologia, onomastica, toponomastica e informazioni sui beni del beneficio parrocchiale.

Ma non solo, tra i documenti contenuti negli archivi parrocchiali spesso troviamo il richiamo alla grande storia e questo incontro ci fornirà la dimostrazione di come la vita delle nostre povere comunità si è intrecciata, anche inconsapevolmente, con fatti avvenuti o decisi a distanza e in altri territori”.

Venerdì 12 agosto ore 21. Giardino dei Lettori della Società Economica – via Ravaschieri 15 a Chiavari . Ingresso libero fino esaurimento posti.
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