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Camogli: un piano che comprenda sicurezza e lavoro

Si dice che i “vecchi” sapevano dove costruire. E’ vero solo in parte. A San Rocco di Camogli i sensori vigilano fin dalla giunta regionale Burlando, perché esiste il rischio crollo falesia che coinvolgerebbe diverse abitazioni. In centro, il 26 febbraio 1989 una porzione di falesia a sostegno di una palazzina in largo Felicina Casabona crollò. Per la prima volta fu avvertita, concretamente, la possibilità che la falesia compresa tra la spiaggia dei “genovesi” (a ponente del cimitero) fino a località Lazza, potesse scivolare a mare.

A progetto esecutivo approvato, successivi lavori per l’allungamento del molo foraneo, che avrebbero significativamente inciso sulla protezione della costa, subirono un misterioso taglio, sembra imposto da tecnici regionali e comunque subìto dal Comune.

Il crollo parziale dei loculi nel cimitero (22 febbraio 2021) con la caduta in mare dei resti di 415 defunti, sembra aver fatto aprire definitivamente gli occhi. Ma dopo 18 mesi non è stato ancora realizzato un progetto che non può che essere un muraglione (disegnato da architetti) e una diga soffolta che mettano in sicurezza: cimitero; belvedere Gente di Mare; villette costruite sotto la strada provinciale; la palazzina dell’ex ristorante Rosa; i palazzi di località Lazza; via Ruffini, unica strada che immette nel centro della cittadina.

Proviamo ad allungare lo sguardo sugli altri Comuni della Riviera che hanno messo (o stanno mettendo) in sicurezza il litorale. Forse alle prossime elezioni comunali di primavera potrebbero esserci candidati che sappiano guardare a quanto avviene a Genova, grazie a Renzo Piano. Coniugando sicurezza e lavoro.

Camogli sfrutta solo una piccola porzione di porto e dello scalo di alaggio; ormeggi precari nell’avamporto che potrebbe ospitare natanti in transito e le imbarcazioni più grandi come i battelli turistici il cui imbarcadero naturale potrebbe essere all’esterno dello scalo di alaggio, meglio organizzato come asilo di imbarcazioni. Il cantiere, messa in sicurezza la scarpata di  località “Lazza”, potrebbe essere spostato e attrezzato in maniera da poter effettivamente ospitare yacht e pescherecci.

Toti che spera di conquistare Camogli senza conoscerne storia elettorale e candidati, si rende conto che occorre salvaguardare la bellezza e l’integrità dei luoghi, ma guardando al futuro? Bucci che è sindaco della città metropolitana può occuparsi dei centri più  vicini alla sua Genova; anche ipotizzando un collegamento notturno tra i vari Comuni del Golfo Paradiso e favorirne le attività?

foto di Consuelo Pallavicini

 

 

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