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Pallanuoto M/Ruggieri e la Rari Nantes Camogli ancora insieme

Il portiere bianconero: "Dal canto mio ho tanta voglia di aiutare questo gruppo ad arrivare più in alto possibile".

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Dalla Rari Nantes Camogli 1914

È vero è stata solo una stagione, ma Pigi in poco tempo ha conquistato tutti, diventando immediatamente un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Un brutto infortunio nella fase calda del campionato gli ha impedito di poter aiutare la squadra, ma adesso il peggio è alle spalle e il portiere bianconero è più carico che mai.

“L’unica cosa che avevo in testa era restare a Camogli“, commenta Ruggieri, “Una volta entrato in questa piscina ho capito immediatamente che giocare qui non è una cosa normale. A Camogli si respira pallanuoto in ogni angolo del paese e poter far parte di questo club è un orgoglio incredibile. Sono entrato in punta di piedi, con l’obiettivo di portare la mia positività e la mia voglia di allenarmi e in poco tempo ho trovato un gruppo semplicemente straordinario, composto da amici di una vita pronti a dare tutto per questi colori. L’anno scorso ho avuto la possibilità di allenarmi a stretto contatto con un’istituzione come Lollo Gardella. È stata un’esperienza unica e ho instaurato un grande rapporto con lui. Spero che in qualche modo possa continuare a stare con noi perchè davvero non so immaginarmi la Rari senza di lui. Quest’anno lavorerò con Emanuele Rossi e sono entusiasta. Ho conosciuto Ema lo scorso anno nei suoi vari allenamenti a Recco. È un ragazzo motivatissimo con degli ottimi mezzi e la recente convocazione in Nazionale lo testimonia a pieno. Dal canto mio ho tanta voglia di aiutare questo gruppo ad arrivare più in alto possibile. Metterò la mia esperienza e il mio entusiasmo a totale disposzione della squadra e spero di avere la possibilità di ritagliarmi il mio spazio. Hanno lasciato 3 giocatori importantissimi, ma ne sono arrivati altri giovani e motivati. Sarà un Camogli competitivo, ambizioso e desideroso di lottare con le unghie e con i denti in ogni piscina“.

Carico e motivato. Meno di un anno per lui alla Giuva, ma per capire il suo spirito d’appartenenza basta tornare indietro al mese di marzo, più precisamente alla trasferta di Bologna.

“Stavamo facendo una bella partita, eravamo in vantaggio, ma ad un certo punto, proprio mentre la President stava cercando di rifarsi sotto, ho iniziato a sentire un dolore incredibile al bicipite. Lollo era infortunato e il pensiero di lasciare la squadra in difficoltà non mi ha minimamente sfiorato. Ho giocato con un infortunio invasivo, ma l’unica cosa che contava era il bene del Camogli e quei 3 punti erano fondamentali per noi. I successivi mesi lontani dalla squadra sono stati difficili. Non avere avuto la possibilità di dare il mio contributo, anche solo con una parola o con un abbraccio, mi è pesato tanto. Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine e che mi hanno messo nelle migliori condizioni per poter recuperare al meglio. Adesso sto bene e sono pronto a dare tutto per la Rari“.