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Il saluto giovedì 14 alle 16

Sestri: addio a Mario Chella, sindaco e parlamentare

Generico luglio 2022
Un giovane Mario Chella

E’ morto Mario Chella, aveva 88 anni. Già apprezzato sindaco di Sestri Levante e parlamentare.  Personalita stimata in tutto il Tigullio. Cessata l’attività politica, affidava spesso i suoi giudizi critici ed ironici a Levante News (ne riproponiamo uno in basso).

Lascia nel dolore la figlia Paola e il figlio Giampaolo con le rispettive famiglie. L’ultimo saluto giovedì 14 alle 16 al cimitero centrale di Sestri Levante

Da Wikipedia

Nato a Udine nel 1934, è stato deputato del Partito Comunista Italiano nella IX e X legislatura tra il 1983 e il 1987; poi dal 1994 al 2003 è stato sindaco del comune ligure di Sestri Levante, con la lista civica di centrosinistra “Progresso per Sestri Levante” nel primo mandato e con i Democratici di Sinistra nel secondo mandato.

Dopo aver guidato la Fondazione Regionale Investimenti Sociali, agli inizi degli anni 2000, nell’ottobre 2015 ritorna all’attenzione dell’opinione pubblica per difendere pubblicamente la città limitrofa di Chiavari dalla decisione della Città metropolitana di Genova di collocare un depuratore nell’area della Colmata a Mare, scontrandosi con il PD locale.

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Un suo intervento, il 4 febbraio 2016, su Levante News

Da Mario Chella, già Deputato al Parlamento e Sindaco di Sestri Levante, riceviamo e pubblichiamo

La baia di Portobello, oltre alla sua stessa incomparabile bellezza, ha due magnifiche strutture: l’ex Convento dell’Annunziata e il Palazzo Negrotto Cambiaso.

Vorrei ricordare che una trentina di anni fa, il plurisecolare ex Convento di proprietà dei Comuni di Biella e Casale Monferrato, era in parte crollato a causa dell’abbandono e della trascuratezza.

L’edificio, nella seconda metà degli anni 90, venne acquistato dall’ Amministrazione comunale di Sestri Levante e, con ingenti investimenti, ricostruito e ristrutturato. Così come venne ristrutturato il Palazzo Negrotto Cambiaso.

Lo scopo di tale intervento era non solo quello di recuperare due immobili di valore storico collocati nella bellissima Baia ma anche di proporre e di promuovere una nuova immagine della Città stessa.

Non più quella di una città-fabbrica (la FIT che dava lavoro a più di 2000 persone era ormai chiusa da qualche anno) ma quella di una Città con una buona qualità di vita, versata al turismo e all’ inserimento e crescita di attività di alta specializzazione dove dovevano prevalere intelligenza e conoscenza.

Per seguire tale orientamento furono avviati contatti e relazioni con l’ Università di Genova e con quelle del nord Italia.

Fu anche interessata la Direzione del quotidiano “il Sole 24 ore” per un possibile uso delle sale dell’Annunziata per master di economia.

L’avvio fu promettente. Vi fu l’insediamento di un ramo dell’Azienda editoriale Giunti, quello delle tecnologie dell’informazione e dell’insegnamento a distanza, con l’impiego di circa un centinaio di giovani. Vi fu anche l’inserimento di un corso universitario di rilievo internazionale sulla genetica umana, con beneficio per le attività alberghiere.

Si insediarono anche alcune piccole ma tecnologicamente avanzate  attività aziendali.

Una nuova immagine della Città cominciava a farsi strada. I giovani potevano cominciare a intravvedere qualche possibilità di buon lavoro.

A che punto siamo oggi? Aziende se ne sono andate. La Giunti ha chiuso la sua attività. I corsi universitari si sono trasferiti in Emilia.

E’ vero: c’è stata la crisi economica. E’ anche vero  che due o tre aziende locali, piccole ma significative, sono subentrate ma è anche vero che quello che da anni manca agli Amministratori comunali sestresi è la capacità di sapersi confrontare con il vasto mondo della cultura, della ricerca e delle nuove tecnologie nella consapevolezza che cultura e intelligenza vanno molto d’accordo con le bellezze naturali che la nostra città possiede.

Ecco perché tali Amministratori hanno surrogato le indispensabili attività di relazione e di promozione con l’emissione di un bando di concorso per l’affido di alcuni locali dell’Annunziata.

La loro lungimirante intelligenza politica è stata premiata dal fatto che il bando sia andato desolatamente deserto.

Ed ecco allora che l’attuale Sindaco, anch’ essa con lungimirante intelligenza, ha pensato di utilizzare l’Annunziata per cerimonie e banchetti nuziali e per la cosiddetta “Vetrina dei Sapori” con la vendita di alimenti, olio, vino e piatti tipici.

Ma forse che nell’ex Convento della Cervara e a Villa Durazzo a S.Margherita Ligure non si celebrano da anni cerimonie nuziali con i relativi pranzi?

Ma forse che a Torza, frazione di Varese Ligure, non vi sono già sagre di piatti tipici come lo stoccafisso con le fagiolane ?. A Castiglione Chiavarese non vi sono forse già  le sagre della polenta e quella delle melanzane?

Evidentemente si vuole rilanciare l’immagine della Città, utilizzando l’ex Convento dell’Annunziata per fare un po di concorrenza ai Comuni vicini, alle sagre dell’entroterra e ai ristoranti.

Non resta che rallegrarsi per tanta sagacia politica e culturale.
Dott. Mario Chella

 

 

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