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Camogli: turista morto, la Croce Verde spiega

Generico giugno 2022
- Foto d'Archivio

Dalla Croce Verde di Camogli

Facendo riferimento ai due articoli emessi del vostro giornale aventi a titolo “Camogli: turista colto da malore, drammatico soccorso” a firma della vs redazione (in calce viene citato “Il gruppo di persone che ha partecipato con emozione ai soccorsi sperando che il cuore riprendesse a pulsare) e “Camogli: morto il turista infartuato; in estate il 118 va raddoppiato” a firma Marco Massa riteniamo doveroso precisare quanto segue.

Nel territorio di Camogli operano, per l’emergenza e per l’assistenza sanitaria, due Pubbliche Assistenze: la Croce Verde di Camogli e i Volontari del Soccorso di Ruta. Come poi correttamente citato dal Dott. Massa nel secondo articolo, la Pubblica Assistenza di Ruta è intervenuta rapidamente mentre l’automedica di “pertinenza” (e non la guardia medica citata erroneamente che è tutt’altra cosa) impegnata in altro intervento ed è dovuta intervenire
l’automedica del Tigullio. Ciò ha comportato un ritardo anche se nel contempo erano già iniziate, prima da chi tra i presenti aveva esperienza nel soccorso e poi, successivamente, dai militi le manovre di riabilitazione cardiopolmonare restando in costante contatto con Centrale 118 e Automedica.

Va però chiarito, prendendo spunto dal bellissimo evento che la Croce Verde di Camogli ha organizzato circa una settimana fa per festeggiare i suoi 70 anni il cui titolo era “Ciamma a Croxe”, che per l’emergenza non si chiama più “A Croxe“ più vicina ma si chiama il 112 che successivamente mette in contatto con la Centrale Operativa 118 (con la quale la Pubblica Assistenza ha a suo tempo stipulato una convenzione) e l’organizzazione dell’intervento spetta
a lei reperendo il mezzo operativo disponibile più vicino.

Non è pertanto inusuale che ad esempio la Croce Verde di Recco faccia interventi a Camogli o i Volontari di Ruta vadano a Santa Margherita. Vuol dire semplicemente che il mezzo disponibile più vicino trovato è quello. Tanto
per citare un esempio, nella mattinata di domenica 27 giugno la Croce Verde ha effettuato tre interventi su Recco e uno su Genova Zona Marassi. Come è possibile Genova? Semplicemente il mezzo dopo aver portato un paziente all’Ospedale San Martino era il più vicino alla zona dove è stata segnalata l’emergenza.
E ironia della sorte, dei tre interventi a Recco due erano in prossimità della sede della Consorella Croce Verde Recco, ma immaginiamo che né loro, né chi conosce il meccanismo, si sia irritato alla presenza di un altro mezzo di soccorso. Vuol dire semplicemente che loro erano già impegnati in altra emergenza o non riuscivano ad avere la copertura. È chiaro che questo meccanismo comporta una conseguente mancanza di copertura del territorio di pertinenza.

Un ulteriore doveroso chiarimento va fatto in relazione alla dichiarazione che “La Croce Verde di Camogli non fa i turni di notte“, meglio sarebbe stato dire “La Croce Verde di Camogli non garantisce la copertura del turno notturno per 365 gg l’anno” o almeno chiedere ai diretti interessati le notizie che si vogliono dare sulle attività svolte. Attualmente la forza lavoro della Croce (tra i 6 dipendenti operativi, uno amministrativo e i volontari abilitati che prestano la propria opera gratuitamente) non permette costantemente questo tipo di copertura, tuttavia durante i mesi estivi, festività e altre situazioni che generano particolare affollamento la Croce ha effettuato servizi notturni (festività S. Fortunato / Sagra del Pesce) e anche sabato scorso è stata garantita la copertura.

Questa situazione è ovviamente comune anche per le altre pubbliche limitrofe e si cerca di ottimizzare le sinergie in modo da garantire sempre la copertura notturna del territorio. La Croce Verde Camogli mette a disposizione mezzi idonei e a norma con tutte le leggi vigenti (con esborsi economici rilevanti) e apre le porte a tutti i volontari che si rendono disponibili a dare il proprio contributo (previa l’acquisizione di tutti i corsi necessari e obbligatori cui ci facciamo carico insieme al 118) per poter migliorare ed aumentare le coperture del proprio territorio.
Ricordiamo che nei mesi scorsi sono state svolte dalla nostra associazione giornate di reclutamento forze con banchetti nelle piazze per cercare nuove energie volte a migliorare questo tipo di problema ma che purtroppo non ha avuto esiti positivi.
Le persone che polemizzano su questi argomenti purtroppo non sono a conoscenza di tutte queste norme perché probabilmente non vivono direttamente questo tipo di realtà o non si informano, ma capiamo che essendo temi molto sensibili quando avvengono eventi così traumatici rimangono scossi e ne vengono coinvolti.

Chiudiamo questa nostra comunicazione con la speranza che l’interesse nei confronti delle attività delle pubbliche assistenze che funzionano grazie soprattutto ad un cospicuo apporto di volontariato, sia orientato a evidenziare quanto sia importante e di aiuto per la comunità l’impegno di queste persone e, non, “solo per far polemica“.

Il Consiglio Direttivo

 

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