Sestri: Petruzzelli in prima nazionale con "La via degli alberi" - LevanteNews
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Andersen festival

Sestri: Petruzzelli in prima nazionale con “La via degli alberi”

Questa sera all’Andersen Festival c’è spazio anche per una prima nazionale. Ebbene sì, il noto attore e regista genovese Pino Petruzzelli, in Prima nazionale, ci accompagnerà in un viaggio per “La via degli alberi, un nuovo spettacolo prodotto dalla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse durante il quale Petruzzelli continua la sua indagine sul rapporto profondo tra uomo e natura. Un percorso, dal Nord al Sud dell’Italia, ascoltando la voce degli alberi incontrati sulla via.

Tra le fronde degli alberi stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito, tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo: realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi… Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità. Essi non predicano dottrine e precetti, predicano, incuranti del singolo, la legge primigenia della vita… Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi, non desidera più essere un albero. Non desidera essere altro che quello che è… questa è la felicità. Così scriveva il Premio Nobel Hermann Hesse.

Pino Petruzzelli ha letto queste parole ed è partito per un viaggio attraverso quella che Stefano Mancuso chiama “La Nazione delle Piante”. “Perché dopo aver girato in zone di estrema povertà e di guerra, perché dopo aver passato sei anni sulle tracce del popolo Rom, ho sentito la necessità di parlare della Natura? E in modo particolare degli alberi? Perché gli alberi hanno molto da insegnare all’Homo Sapiens, come ricorda lo scienziato Stefano Mancuso. Possiamo migliorare le nostre esistenze guardando a come gli alberi collaborano con i nemici trovando reciproco vantaggio o a come basano la sopravvivenza su reali forme di governo democratiche in cui non esistono organi di comando ma forme di cooperazione attiva e di intelligenza distribuita. In un momento come quello che stiamo vivendo dobbiamo capire come ripartire. La natura è sempre la stessa, è l’uomo a decidere quale via prendere- ci dice Pitruzzelli – . Tanto il mondo della scienza quanto il mondo degli umanisti vedono nel massacro della natura, in favore di una industrializzazione cieca, il momento in cui abbiamo diminuito le nostre capacità di vedere un futuro felice per noi e per i nostri figli. Naturalmente lo spettacolo non è un saggio di neuroscienze o di neurobiologia vegetale, ma un modo di provare a riflettere attraverso il teatro su temi urgenti”.

Il protagonista dello spettacolo, come nelle “Interviste impossibili”, ha deciso di andare ad ascoltare i limoni delle Cinque Terre e di Sorrento, il castagno di Carpasio nel cui tronco cavo trovarono rifugio i partigiani feriti, i larici millenari della Val d’Ultimo e infine gli ulivi di Taranto, nati quando Platone e Aristotele vivevano, che sono stati spazzati via da orribili dinosauri di metallo per lasciare il campo a un’industria siderurgica.

Dopo gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, Pino Petruzzelli lavora per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta. Per dodici anni è drammaturgo, regista e attore protagonista del Teatro Nazionale di Genova. Oggi è membro dell’Assemblea dei Soci. È drammaturgo, regista e attore di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse  e di Teatro Ipotesi a Genova. Collabora con l’Università di Genova e con il giornale “Il Fatto Quotidiano”. Con la Casa Editrice Chiarelettere pubblica “Non chiamarmi zingaro” e “Gli ultimi”. Con Pentagora Edizioni pubblica “Io sono il mio lavoro – Storie di uomini e di vini”. Per Edizioni Ares pubblica “L’ultima notte di Dietrich  Bonhoeffer”. Dal 2000 è direttore artistico del Festival “Tigullio a Teatro” a Santa Margherita Ligure dove dirige anche il Progetto “Casa del Pensiero”. Dal 2018 è direttore artistico del Progetto “Liguria delle Arti”.

Appuntamento questa sera, giovedì 9 giugno, alle 20. 30 presso i Ruderi di Santa Caterina. L’acquisto dei biglietti per gli appuntamenti che rientrano in Andersen per il sociale può essere fatto online dal sito www.andersensestri.it o durante i giorni del Festival nell’info point che sarà allestito nella sala Riccio del Comune di Sestri Levante in Piazza Matteotti.