Inter: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Correa, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.
Sampdoria: Audero; Bereszynski, Ferrari, Yoshida, Augello; Candreva, Rincon, Vieira, Thorsby, Sabiri; Caputo. All Giampaolo.
Il muro della Sampdoria cade nel secondo tempo, a San Siro l’Inter vince 3-0 ma lo scudetto va al Milan che batte il Sassuolo con lo stesso risultato. Per i nerazzurri a segno Perisic e Correa con una doppietta. Giampaolo senza Colley squalificato si affida a Yoshida al fianco di Ferrari, mentre in attacco Caputo vince il ballottaggio su Quagliarella. A centrocampo Ekdal non convocato e c’è Vieira. Poi gli altri 8 sono i giocatori scesi in campo contro la Fiorentina.
La prima azione è dell’Inter con Calhanglou ma Audero para. I padroni di casa rischiano di capitolare poco dopo ma Skriniar, un ex, anticipa bene Thorsby, I nerazzurri premono e al 26’ Martinez di testa manda a lato. Lo steso attaccante due minuti dopo impegna Audero. La Sampdoria si fa vedere alla mezz’ora con Candreva che manda il pallone fuori di poco ma è troppo poco, perché sono sempre i nerazzurri a cercare la rete con Correa e Martinez ma Audero dice no. Nel finale Dumfries manda alto.
Nella ripresa l’Inter si scatena e segna i gol vittoria: il vantaggio è al 50’ con Perisic che supera Audero in diagonale. Al 56’ c’è il 2-0 realizzato da Correa bravo a battere il portiere della Samp da pochi passi. Lo stesso attaccante argentino si ripete due minuti dopo. La reazione della Sampdoria è sui piedi di Caputo al 71’ e al 75’ con Handanovic attento. Lo steso portiere nerazzurro blinda la sua porta deviando al 76 una conclusione di Augello. Poi più nulla e senza recupero Di Bello manda tutti negli spogliatoi. Per la Sampdoria il campionato si chiude al 15esimo posto a pari punti con lo Spezia ma davanti per li scontri diretti.
