Chiavari: il complesso di "Studio e Lavoro" - LevanteNews
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La storia del convento

Chiavari: il complesso di “Studio e Lavoro”

Generico maggio 2022

Pochi a Chiavari sanno dove si trovi il Convento dei Cappuccini e l’annessa Chiesa di Santa Croce; ma se chiediamo dove si trova l’Istituto di “Studio e Lavoro” quasi tutti ci sanno indicare la collina di Bacezza. Ed è proprio così. La storia di questa secolare istituzione è stata accuratamente studiata da Valentina Borniotto dell’Università di Genova, ed il risultato del paziente lavoro della ricercatrice è confluito in un bel volume , edito da Sagep, che è stato presentato questo pomeriggio a cura dell’Associazione “O Castello” nel piccolo Auditorium, con l’introduzione di Franco Cavagnaro che, non a caso, è il Presidente dell’Istituto e membro della Società Economica. Cesare Dotti ha fornito raro materiale fotografico della sua collezione che contribuisce a mantenere la memoria storica di quanto i nostri avi hanno elargito per lo sviluppo della collettività.

Generico maggio 2022

La storia del Convento inizia nel 1500 con la costruzione grazie ad un lascito del marchese Paolo Emilio Rivarola sulla collina denominata del Gesuolo (o Gerseua). Questo convento era dotato di una biblioteca molto ricca (700 volumi, tutti inventariati) e nella chiesa si potevano ammirare preziosi dipinti di Cesare Corte e Giuseppe Palmieri, nonché di un ignoto pittore ligure del XVIII secolo. Inoltre i frati veneravano una statua lignea dela Madonna Immacolata che ora si trova nella parrocchiale di San Pier di Canne.

Dopo numerose traversie, nel 1819 la Società Economica fonda l’Ospizio di Carità e Lavoro per le giovani povere e orfane, avviandole all’attività di sarte. La prima sede fu in piazza Rupinaro, successivamente in un edificio appositamente costruito in riva al mare, non lontano da quello delle Gianelline a mare. Quando una mareggiate rese inagibile la struttura, le ragazze furono trasferite nell’ex convento (che dopo le vicende napoleoniche e l’unità d’Italia era stato traformato in zuccherificio) che la Società Economica provvide a restaurare ed ampliare. Oggi la porzione principale del vasto complesso ospita la scuola primaria “Fara”.

Generico maggio 2022

Fra i beni che si conservano nell’Istituto c’è una preziosa raccolta di 260 statuine lignee di presepio ligure, tutte rivestite con interessanti tessuti e accessori.

La nota dolente è che oggi la chiesa necessita di un restauro che la Società Economica non è in grado di sostenere. Ci vorrebbe l’intervento di un mecenate che aiuti a mantenere un bene che è stato per più di 200 anni un caposaldo della solidarietà.

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