Viabilità. In realtà i punti comuni tra Portofino e Camogli si limitano alla necessità, fin dagli anni del boom economico, di aumentare i posteggi pubblici e al fatto di avere (seppur in anni differenti) uno spazio in cui costruirli.
Poi le storie divergono.
Portofino non ha i capitali per costruire l’autosilo; ne affida la realizzazione ad un privato che per rifarsi dell’investimento lo gestirà per 35 anni. Ma intanto gli stalli ci sono, i turisti ne fruiscono e il commercio prospera. Oggi il Comune ne è tornato in possesso e gestisce direttamente l’autosilo: gli introiti sono superiori al milione all’anno con cui si migliorano i servizi e la qualità della vita.
A Camogli il terreno c’è. Il Comune non segue la strada di Portofino. In sintesi. Rinuncia subito a parte della proprietà e cerca un socio. Poi vende parte del terreno al socio che vuole costruire box interrati e appartamenti a schiera sul fronte della ferrovia. La cifra incamerata dal Comune cala perché, in un secondo tempo, si nega al privato la possibilità di realizzare le case. Si consente però al privato di costruire box anche sotto via Colombo e sotto l’ex magazzino merci vincolato dalla Soprintendenza. Non si chiede al privato di costruire solo dopo che il Comune abbia realizzato l’autosilo pubblico interrato. Oggi i box privati sono in via di costruzione e di quelli pubblivi neppure si parla.
E i soldi incamerati dalla vendita di parte del terreno al privato e destinati all’autosilo pubblico che fine hanno fatto? Sono accantonati o sono stati spesi per opere non prioritarie? E chi risponderà del mancato guadagno dovuto al ritardo con cui verrà realizzato l’autosilo?
Per la cronaca il bando per l’autosilo pubblico è andato deserto per due volte; sembra sia imminente la pubblicazione di un terzo. In paese la situazione posteggi è disperata e la qualità della vita è peggiorata per residenti, pendolari, proprietari di seconde case, operatori turistici, trasportatori e turisti.
A Camogli ci sono già tre formazioni che si preparano ad affrontare il voto nella primavera 2023. La speranza è che approfondiscano e trovino soluzioni al teorema posteggi. Già le diverse amministrazioni hanno perso a suo tempo l’occasione di creare un autosilo al Migliaro, in area ex gasometro e più recentemente in zona teatro. Se la costruzione fosse stata subito affidata ad una ditta, come Portofino, sarebbe funzionante da anni. (m.m.)
