Da Pino Lanata – Chiavari
Allarme cinghiali! E continua la telenovela. Da anni stesso problema, da anni promesse di soluzioni, da anni contributi per recinti, da anni rimborsi per danni (con i soldi dei cacciatori!), da anni opinione pubblica, influenzata dai soliti animalisti ben pensanti, ben contraria alla caccia e ai cacciatori.
SI aree protette, SI parchi regionali o nazionali, SI a Siti di Interesse Comunitario, SI a Zone di Protezione Speciale e poi …parole, parole, parole.
Sul territorio è rimasto qualche agricoltore professionale e qualche “contadino della domenica”. Il territorio del nostro entroterra è ormai tutto per gli animali selvatici (più o meno): hanno vinto, hanno completato la loro occupazione/invasione. Bisogna accettarla!
Basta lamentele; è ora che il “grande pubblico” ammetta le sue colpe, per troppi anni è stato a guardare; è ora che i “politici” la smettano di essere succubi degli animalisti e ambientalisti integrali. I problemi ambientali veri sono ben altri, però per risolverli, da anni e anni, si cerca di eliminare solo e soltanto caccia e cacciatori.
Va bene uccidere un cinghiale in gabbia, non va bene autorizzare caccia di selezione per un periodo più ampio. Va bene vietare la caccia sul oltre il 30% del territorio, relegandola a zone marginali, e poi ci si lamenta se anche i cinghiali vanno a Portofino.
E’ logico che il turismo debba essere alla portata di chiunque, anche per gli animali selvatici. Il bello e il buono piace a tutti (forse); non lamentiamoci se nell’entroterra c’è poco o nulla da mangiare. Il “buono” è in città, il cibo soprattutto.
E’ sicuramente più piacevole passeggiare “in Piazzetta”, ove non ci sono neppure veicoli, piuttosto che nei rovi e nelle sterpaglie del “Monte”, ove le ville sono però ben protette.
Meditate cittadini tutti; un giorno rimpiangerete i cacciatori e la caccia, ma sarà troppo tardi. Eliminare gli animali selvatici sarà solo a carico degli Enti Pubblici, e i costi a carico della collettività. Il pasto sarà ottimo e abbondante.
…ma forse gli animali selvatici saranno tutti sterilizzati, o mangiati dai lupi, e per vederli bisognerà visitare, a pagamento, qualche Museo di Storia Naturale.