Cogorno: gli utenti del progetto Iris a "Chiavari in fiore" - LevanteNews
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Domenica 15 maggio

Cogorno: gli utenti del progetto Iris a “Chiavari in fiore”

Inoltre è presente un uliveto che ha permesso una piccola produzione di olio extravergine di oliva.

Dall’Area Comunicazione Villaggio del Ragazzo

Nella giornata di domenica 15 maggio 2022, dalle ore 8:30 in poi, gli utenti e gli operatori del Progetto Iris saranno presenti con uno stand espositivo alla 19ª edizione di Chiavari in fiore, la mostra-mercato dedicata al mondo dei fiori, delle piante ornamentali e del naturale. Lo stand sarà collocato in via Rivarola, nei pressi della Chiesa degli Scolopi, vicino alla Scuola primaria.
Il progetto Iris coinvolge pazienti del servizio di Salute mentale ASL4 che partecipano, grazie a specifiche borse lavoro, ad attività agricole e artigianali del Villaggio del Ragazzo.
Serena Morello, coordinatrice Area psichiatria, dipendenze ed estreme povertà del Centro Franco Chiarella – Villaggio del Ragazzo, illustra il senso di questa presenza alla manifestazione:
«La ragione per cui vogliamo essere presenti alla manifestazione è il desiderio di essere conosciuti dalla città. Gli utenti del progetto sono cittadini di Chiavari e delle cittadine limitrofe, parte integrante della società del nostro territorio. Con la loro partecipazione al progetto cercano di entrare con passo molto felpato nel difficile mondo del lavoro. Ci entrano con le loro caratteristiche, le loro fragilità e le loro risorse. Essere presenti a Chiavari in fiore è pertanto un modo per dire “io ci sono, io faccio la mia piccola parte in questo territorio. Io faccio queste cose”. Da parte loro, è l’opportunità per i chiavaresi, di conoscere un mondo, quello della patologia psichiatrica, che può non creare disagio né paura, ma è foriero anche di bellezza».
Il Progetto Iris, da circa due anni, si è trasferito al Centro Benedetto Acquarone. Qui, gli utenti hanno a disposizione una serra, alcune piane per la coltivazione di piante aromatiche, fiori e ortaggi. Inoltre è presente un uliveto che ha permesso una piccola produzione di olio extravergine di oliva.
Poiché l’obiettivo del progetto non è tanto il terreno da lavorare, quanto piuttosto l’attività lavorativa in sé stessa, negli ultimi due anni è stata sviluppata un’area di attività dedicata a tutti quei pazienti che non hanno attitudine per il lavoro agricolo. Si tratta della produzione di piccoli manufatti in legno di olivo, in stoffa e con altri materiali che fungono sia da compendio per la produzione agricola (ad es. sacchettini per la lavanda), sia indipendentemente da essa (ad es. portachiavi, scatole o altro).

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