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Golfo Paradiso-Portofino-Tigullio: 98 escursioni nel levante

In passato nelle due valli erano attive numerose miniere: di manganese, di ferro, di rame, ormai tutte dismesse.

Da Andrea Parodi

È il nuovo volume della collana “Appennino”, appena uscito nelle librerie: va a riempire il “buco” che era rimasto tra Genova, Antola e Aveto. Come il precedente volume “Appennino genovese” anche il nuovo “Golfo Paradiso, Portofino, Tigullio” nasce dalla collaborazione, ormai collaudata, tra il veterano Andrea Parodi e il giovane Andrea Ferrando, appassionato esploratore di sentieri perduti, noto sul web con lo pseudonimo di Appenninista.

Oltre che dei golfi Paradiso e Tigullio e del celeberrimo Promontorio di Portofino, il nuovo libro si occupa anche delle valli che dal Tigullio si diramano a raggiera verso l’interno. Ne consegue una notevole varietà di ambienti e paesaggi, con una vasta scelta di escursioni: dalle brevi passeggiate nei pressi del mare, fino alle lunghe salite alle vette dell’entroterra.

La fascia costiera è assai nota e frequentata, anche da escursionisti provenienti dall’estero. Ad esercitare il maggiore fascino sono i promontori a picco sul mare: in primis il già citato Promontorio di Portofino, ma anche quelli più piccoli di Punta Manara e del Monte Moneglia, che delimitano il Tigullio ad oriente.

Altre belle escursioni si possono effettuare sulle montagne alle spalle dei noti borghi costieri: non si tratta di vette particolarmente elevate, ma hanno fianchi ripidi ed impervi, con lunghe sequenze di terrazze un tempo coltivate e oggi in gran parte ricolonizzate dalla macchia e dal bosco.

Meno conosciute rispetto alla costa sono le valli dell’entroterra, dotate di un fascino un po’ più scorbutico ma ugualmente intenso. Alcune tra le gite più impegnative del libro partono dal fondo della lunga Val Fontanabuona (nota per l’estrazione dell’ardesia) e portano sulle imponenti vette del Cáucaso e del Ramaceto.

Assai interessanti sono anche le escursioni nelle valli del Tigullio orientale, Graveglia e Petrónio, punteggiate di antichi borghi. La notevole complessità geologica dei due solchi vallivi ha dato luogo ad un paesaggio oltremodo vario, che in molte zone è rimasto piuttosto selvaggio. In passato nelle due valli erano attive numerose miniere: di manganese, di ferro, di rame, ormai tutte dismesse.

Gli itinerari descritti nel nuovo libro sono ben 98: in gran parte ricalcano antichi sentieri e mulattiere, frequentati un tempo da viandanti, commercianti, pellegrini, cavatori, minatori. In alcuni casi si tratta di percorsi classici e famosissimi, come la traversata da Camogli a San Fruttuoso e a Portofino, o il sentiero da Sestri Levante a Punta Manara. Inoltre nel libro sono descritti anche molti itinerari poco noti, alcuni in luoghi assai appartati, particolarmente attraenti per gli escursionisti che amano i sentieri meno battuti.

Il volume, che ha un prezzo di copertina di 19,80 euro, è composto da 256 pagine con formato di 15 x 20 cm, ed è illustrato con 127 fotografie a colori e 16 cartine. Oltre che in libreria, può essere acquistato tramite internet (www.parodieditore.it) o telefonando all’editore (347 6702 312).