Prosegue il nostro racconto dell’impatto della pandemia sulle attività commerciali nel Tigullio, tra normative che cambiano di continuo, crisi delle vendite e aspettative per i prossimi mesi. Oggi abbiamo raccolto la testimonianza di Giampaolo Roggero, presidente Ascom-Associazione commercio turismo e servizi di Chiavari.
In che misura questa quarta ondata ha coinvolto i commercianti chiavaresi?“Le attività produttive locali sono state danneggiate in modo importante perchè si tratta in gran parte di esercizi a conduzione familiare, che si vedono costretti a chiudere per via del contagio diffuso tra il personale o dello stesso titolare. Dati i tempi di legge, il fermo dura in media dai sette ai dieci giorni, il che comporta significative perdite d’incassi e danno d’immagine alla città dal punto di vista promozionale, nonostante gennaio non sia mai stato un mese d’alta stagione”.
Qual è la sua opinione sulle norme che vi riguardano, in particolare l’introduzione dell’obbligo di Green pass per entrare nei negozi? “La priorità è la riduzione del contagio; la nostra categoria deve assolutamente rispettare le regole e verificare il possesso della certificazione. Detto questo, va fatto presente che il Green pass ha deluso le aspettative: era stato introdotto per salvaguardare le attività garantendo la salute delle persone ma ciò non è avvvenuto, si è rivelato invece uno strumento che disincentiva la circolazione del consumatore. Abbiamo avuto un Natale difficile, un post Natale drammatico e ora, da febbraio, il livello di controllo si alza ancora, estendendosi ad altri comparti del commercio. E’ una gestione che va in controtendenza rispetto a quanto fatto in altri paesi europei, come Germania e Regno Unito, che stanno invece aprendo”.
Come stanno andando i saldi e cosa vi aspettate dallo Sbarassu?“I saldi sono iniziati il 5 gennaio scorso e non sono andati bene. I turisti e visitatori da fuori che aspettavamo non sono arrivati, di solito andavano avanti per dieci giorni/due settimane, quest’anno si sono esauriti nel giro di due o tre giorni. Lo sbarassu è un’iniziativa che tende a richiamare gente, ci auguriamo che il consumatore si avvicini di nuovo allo shopping in serenità e sicurezza. Si terrà in due weekend consecutivi, sabato 5 e sabato 19 febbraio prossimi”.
Con la bella stagione la situazione dovrebbe migliorare. Come vi state organizzando? “Al momento non abbiamo nessuna indicazione; le norme cambiano e non c’è chiarezza sul futuro, non ci possiamo ancora organizzare. Dovremo essere pronti, nella speranza che si possa ripartire e in attesa delle decisioni ufficiali. La prima manifestazione della stagione è “Chiavari in fiore”, che si tiene la terza settimana di maggio. Per ora è tutto in forse”.