In questi giorni Ireti ha raggiunto tutti gli utenti con una lettera che richiama ad una delibera assunta nel 2017 dall’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (Arera). In una prosa burocratese si parla di una fascia di consumo agevolata basata sulla effettiva numerosità dei componenti del nucleo familiare.
Le nuove tariffe sono entrate in vigore dallo scorso 1 gennaio; fino a che Ireti non riceverà il modulo con le informazioni sottoscritte dagli utenti (45 giorni di tempo), applicherà la tariffa da nucleo composto da tre persone.
Inoltre la Città metropolitana di Genova ha deciso un conguaglio sulle tariffe dal 2007 al 2011, prevedendone la rateizzazione in 4 anni.
Fin qui la nota di Ireti che, almeno per quanto riguarda il conguaglio postumo, provocherà certamente ricorsi.
Alla nota manca un particolare molto importante: uno specchietto che specifichi la tariffa per i nuclei composti da un solo componente, da due, da tre etc.
La nota ha sollevato un polverone. Il single (compresa la vedova con una misera pensione di reversibilità) pagherà una tariffa più cara rispetto ad un nucleo familiare magari allargato e con più redditi? Verrà applicata una specie di “tassa-tariffa- sui single? Non è più logico applicare una tariffa unica (salvo agevolazioni a comprovate situazioni di disagio)? E perché queste decisioni non vengono mai rtese pubblioche al momento opportuno? (m.m.)