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Levante: imprenditori del Tigullio investono, ma a Genova

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- Foto d'Archivio

Il mondo cambia rapidamente, capire il suo evolversi significa anche capire quale sarà il futuro del nostro territorio; gli investimenti e i mestieri che consentiranno un futuro economico sicuro. Ricordate quando il Salone nautico di Genova significava alberghi esauriti da Sestri Levante a Savona? Poi Genova ha puntato sul turismo (Porto antico, Acquario, I Rolli, il centro storico, pontili per i diportisti) e la Riviera ne paga le conseguenze. Se un tempo la sera molti genovesi cenavano in Riviera, ora si fa sempre più spesso il contrario.

Genova si avvicina sempre più alla Riviera. Dopo il Porto antico che ha valorizzato il centro storico, il nuovo progetto dell’architetto Renzo Piano sta creando il fronte a mare che dal Porto Antico arriva a piazza Kennedy, inglobando la ridisegnata Fiera del Mare sede del Salone Nautico. Un progetto che ha un difetto gravissimo (o una strategia di Genova matrigna?): non è previsto un molo di accosto per consentire a genovesi e loro ospiti di imbarcarsi su un battello e raggiungere i vari centri del Golfo Paradiso, Punta Chiappa, San Fruttuoso, Portofino e il Tigullio (troppo il tempo impiegato dai battelli per raggiungere dal Porto antico  l’uscita dallo scalo alla velocità limitata imposta).

Genova turistica ha una ricaduta economica superiore a quella che offre la Riviera? Si direbbe di sì.

Infatti imprenditori e manager del Tigullio promuovono ora il risanamento ambientale ed il rilancio di un altro pezzo levantino di Genova. E’ notizia dei giorni scorsi che Tonino Rocca, titolare de Le Carillon di Paraggi, si è fatto promotore di un intervento di riqualificazione della costa che da Piazzale Kennedy raggiunge Corso Italia e  Punta Vagno. Tonino Rocca è il titolare del Ristorante (degli uomini di affari) al civico 1 di Corso Italia denominato Da Giacomo e della discoteca Il Makò, luogo d’incontro di numerosi giovani nonché pregevole contenitore per lo svolgimento di eventi. Rocca, da tutti riconosciuto come il leader dell’intrattenimento ligure, ha deciso di promuovere, coinvolgendo i suoi colleghi e le associazioni di quel tratto di Corso Italia, un’iniziativa che preveda il prolungamento del Waterfront di Levante disegnato da Renzo Piano.

Si prevede un’opera di risanamento ambientale in aree pubbliche e private che creerà occasione di rilancio imprenditoriale in uno dei più suggestivi tratti della costa genovese, inserita dal Sindaco Bucci e dall’amministrazione comunale nel progetto denominato “Genova Meravigliosa”. L’iniziativa appena avviata ha registrato il consenso dei titolari delle numerose attività presenti in zona con il compiacimento delle Autorità Comunali e dei residenti del luogo. Per l’attuazione delle ipotesi progettuali è, altresì, impegnato un altro cittadino del Tigullio, il chiavarese Angiolino Barreca , esperto di elevato profilo professionale che già negli anni Novanta contribuì alla realizzazione delle opere di risanamento e rilancio del Porto Antico, con il Centro Congressi e l’Acquario più grande d’Europa.

Mentre più volte si sono organizzati convegni-passerella per il “rilancio del Tigullio che non sono  andati oltre il bla-bla; mentre nel Golfo Paradiso sembra non avere esito la concretizzazione del brand  “Golfo Paradiso-Portofino Vetta”, ci si chiede perché questi imprenditori puntino ad investire nel Levante genovese e non a Chiavari o Sestri Levante. Le uniche località attrattive del Tigullio quanto ad investimenti sembrano essere Portofino e Rapallo.

Nella foto uno degli “alberghetti” di via Gramsci in via di riqualificazione

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