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Economia

La Pianificazione Finanziaria Familiare, strumento a tutela del budget delle famiglie

Gli obiettivi devono essere costantemente controllati e ricalibrati in quanto potrebbero non essere raggiunti in base alla sequenza temporale prevista,

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Scritto da Cristian Pietrini – Dottore Commercialista e Revisore Legale

Un articolo sulla Pianificazione Finanziaria Familiare (PFF), appena terminate le strenne natalizie ed i festeggiamenti per il nuovo anno, vi sembrerà alquanto curioso, ma l’idea di fondo che lo ispira, parte da una seria considerazione sugli obiettivi di programmazione relativi al proprio budget familiare a medio/lungo periodo, ormai non più procrastinabili, in quanto legati a doppio filo con la situazione economica pandemica caratterizzata da una contrazione delle entrate e dalla contemporanea crescita dei prezzi di beni e servizi dovuti all’aumento dei costi per le utenze elettriche e del gas.

Questa situazione, potenzialmente esplosiva, abbinata ad una tendenza all’aumento dell’inflazione, che si prospetta possa veleggiare a ritmi mai visti negli ultimi vent’anni, potrebbe produrre una vulnerabilità finanziaria all’interno dei patrimoni delle famiglie, nel medio periodo, ed in quest’ottica, nel tentativo di preservare il proprio patrimonio, diventa fondamentale iniziare a prendere conoscenza e padronanza di questo utile strumento, il PFF, che ha come fine ultimo quello di salvaguardare il vostro tenore di vita futuro con un incidenza concreta sui vostri obiettivi legati ad esigenze previdenziali.

Se prendiamo a riferimento l’ultimo Rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie (2020) ci accorgiamo immediatamente che la Pianificazione e la definizione del budget familiare riguarda ancora una minoranza dei decisori finanziari (all’incirca il 40% degli intervistati), evidenziando tra l’altro un ulteriore dato preoccupante, legato al fatto che solo il 20% di coloro che adottano un PFF sa, in modo preciso o quantomeno approssimativo, quanti anni dovrà ancora lavorare prima di poter andare in pensione, a quanto ammonterà l’importo mensile della stessa e quanto dovrà risparmiare per mantenere l’attuale tenore di vita.

Questa mancanza di prospettiva, tolti i casi in cui l’insoddisfazione finanziaria derivi dalle dinamiche delle entrate lavorative, rese difficoltose dalla precarietà del posto di lavoro ed ai bassi livelli salariali, porta a trascurare qualsiasi tipo di pianificazione non solo a breve termine ma anche a medio/lungo termine, trasformando il risparmio accumulato in un mero accantonamento di risorse in vista di eventi disattesi oppure addirittura in un semplice accumulo di denaro, senza avere uno scopo preciso di come impiegarlo. E’ evidente che in un quadro di riferimento dove, la crisi economica indotta dalla pandemia di Covid-19, ha comportato un riduzione della propria propensione ai consumi, con scenari di ripresa economica a partire dal 2023, la PFF diviene strategica per le famiglie liguri ed italiane in genere, in quanto conduce a fronteggiare questi tempi dove regna sovrana l’incertezza, in modo più appropriato, cercando di anticipare eventuali effetti distorsivi legati a questi eventi di breve periodo.

Senza avere la pretesa di voler indicare una lista di esigenze esaustive per la la creazione di un PFF, a titolo esemplificativo, gli obbiettivi che un decisore finanziario, intende perseguire, possono essere così sintetizzati:
– Costruzione di un fondo di emergenza per situazioni impreviste,
– Costituzione di un fondo per pagare i propri debiti futuri oppure per porre in essere
investimenti (ad esempio un acconto per l’acquisto di una abitazione),
– Contribuzione su base volontaria di un importo annuo o mensile da destinare ai conti di
investimento,
– Raggiungimento di un equilibrio di investimento che permetta il mantenimento di un
adeguato tenore di vita, al momento del raggiungimento dell’età pensionabile.

Il piano finanziario familiare, pertanto è paragonare al piano industriale per un impresa, e prevede come parte prodromica alla sua stesura, la raccolta di tutta una serie di documenti come le situazioni bancarie, debitorie e di investimento, con una definizione attenta di tutte le voci di spesa sostenute e da sostenere e di tutte le entrate previste, impostando per lo stesso un orizzonte temporale certo per il raggiungimento degli obbiettivi insiti nel piano. Il PFF che scaturirà dalla corretta lettura della base documentale, non va però visto come un dogma scolpito nella pietra, ma bensì come un qualcosa di dinamico e di adattabile ai cambiamenti delle proprie entrate, che richiederà comunque un occhio sempre attento alla parte fiscale, variabile determinante nel definire se operare le proprie scelte con strategie semplici, come ad esempio inserire investimenti in conti fiscalmente avvantaggiati oppure con strategie complesse come per esempio tener traccia della base dei propri investimenti in modo tale da poter eseguire la raccolta delle perdite fiscali in ottica di riduzione della pressione fiscale sugli utili conseguiti. E’ evidente che nella decisione delle linee guida da seguire, l’istinto di salvaguardia del proprio patrimonio è variabile fondamentale nello sviluppo iniziale e nel riesame successivo del PFF, in quanto ogni individuo dovrà affiancare alle strategie adottate, altri obiettivi, tra i quali i più importanti sono:
– obiettivi assicurativi: in questa ottica si va dalle esigenze di assicurazione della propria auto,
passando all’assicurazione del proprio immobile sino ad arrivare all’assicurazione sulla vita,
contro l’invalidità e per l’assistenza a lungo termine,
– obiettivi successori: la stesura di un testamento, la creazione di un trust, o di altri documenti
di pianificazione successoria hanno la finalità di assicurare che al momento del proprio
decesso, gli eredi ottengano una protezione adeguata dagli impatti fiscali che conseguono
dall’apertura della successione.

E’ evidente che per tutto quanto sinora esposto, gli obiettivi posti alla base del PFF devono essere costantemente controllati e ricalibrati in quanto potrebbero non essere raggiunti in base alla sequenza temporale prevista, magari per una congiuntura negativa di mercato, oppure che la situazione economica dei propri investimenti vada così bene da determinare performance che permettono di raggiungere i propri obiettivi prima del previsto determinando la rimodulazione del piano in essere. E’ appena il caso di accennare, in conclusione di questo articolo, che l’aggiornamento costante degli obiettivi del proprio PFF, non significa aver fallito nella sua progettazione, ma bensì indica che il decisore finanziario ha assunto il controllo delle proprie finanze, anche grazie all’aiuto di professionisti qualificati, che lo consigliano nelle strategie finanziarie più opportune da seguire. Da questo punto di vista, teniamo sempre bene a mente, che le persone che raccolgono costantemente informazioni aggiornate rielaborandole prontamente, nella maggior parte dei casi fanno molti più progressi di coloro che finanziariamente fluttuano in quanto privi di qualsiasi tipo di strumento.