Chiavari: Nada Cella, inchiesta costellata da testimonianze anonime - LevanteNews
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In attesa dell'esame sul dna

Chiavari: Nada Cella, inchiesta costellata da testimonianze anonime

Nada Cella
- Foto d'Archivio

La Procura torna a parlare del caso di Nada Cella. Secolo e Repubblica, infatti, danno notizia che due giorni dopo il delitto, parliamo di 25 anni fa, un uomo telefonò alla polizia dicendo di avere “visto fuggire un motorino nero con una giacca senape”; ovviamente da via Marsala a Chiavari dove Cella lavorava nello studio del commercialista Marco Soracco. Si trattava di un anonimo che interruppe la conversazione; una testimonianza senza valore allora e tantomeno oggi. Come quella della donna, già di una certa età allora (oggi forse morta o in una casa di riposo) che disse, senza dichiarare òle proprie generalità, di avere visto la donna con una mano sporca di sangue fuggire in motorino da via Marsala.

E’ evidente che l’unica speranza è che le tracce trovate sul motorino dell’indagata, dicano si tratti di sangue di Nada Cella. Solo quella prova potrebbe incastrare l’indagata.

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