Portofino: il ricordo dei martiri dell'Olivetta, uccisi per ritorsione - LevanteNews
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Domenica 5

Portofino: il ricordo dei martiri dell’Olivetta, uccisi per ritorsione

Il trasferimento in battello alla cala dell'Olivetta dove il sindaco Matteo Viacava  apporrà corone di alloro alla lapide con incisi i nomi dei mitragliati. Quindi il lancio di corone in mare

I nomi dei Martiri dell’Olivetta: Abramo Bassignami, Domenico Camera, Agostino Carniglia, Emanuele Causa, Otello Cenatelli, Cafiero Cipriani, Giovanni Costaluigi, Carlo Dellacasa, Domenico De Palo, Carlo Faverzani, Antonio Ferrari, Marcello Cioffi, Giuseppe Golisano, Bartolomeo Maffei, Onelio Matterozzi, Alfreo Meldi, Luigi Celso Meldi, Tullio Molteni, Giovanni Odicini, Emanuele Sciutto, Cipriano Turco, Diofebo Vecchi. Due delle vittime avevano chiesto di seguire i venti detenuti politici credendo venissero liberati dal carcere.

Detenuti politici avversari del regime fascista, prelevati il 2 dicembre 1944 dal carcere di Marassi, trasportati a Portofino su un camion, trasferiti in località Olivetta; legati tra loro con filo di ferro; mitragliati e gettati in mare in parte ancora vivi, ma destinati ad affogare. Una ritorsione perché due sere prima, in nove diversi punti del ponente genovese, erano stati uccisi, tutti alla stessa ora, nove uomini ritenuti informatori dei fascisti; quella che è nota come “la notte delle spie”.

Domenica prossima a Portofino la cerimonia organizzata dall’Istituto della Resistenza con la partecipazione delle sezioni Anpi della provincia, della Regione, Città Matropolitana, Comuni, in primis quello di Portofino. Alle 10 la messa celebrata nella chiesa di Divo Martino poi, tempo permettendo, il corteo accompagnato dalla Filarmonica Colombo che arriva all’imbarcadero; il trasferimento in battello alla cala dell’Olivetta dove il sindaco Matteo Viacava  apporrà corone di alloro alla lapide con incisi i nomi dei mitragliati. Quindi il lancio di corone in mare. Al ritorno in piazzetta Ariel Dello Strologo terrà l’orazione ufficiale dopo il saluto ai presenti del vicesindaco Giorgio D’Alia. Una cerimonia molto commovente che provoca emozioni, specie al suono del silenzio durante il lancio in mare delle corone e di garofani.

Il programma potrà subire variazioni a seconda delle condizioni meteo. Alcuni anni fa, sotto una pioggia torrenziale, fu chiesto di poter effettuare l’orazione ufficiale in chiesa; al rifiuto la cerimonia si svolse comunque in piazzetta. Unico aspetto negativo è che la presenza dei partigiani che vissero quel tempo di lotta e che partecipavano impietriti e commossi alla cerimonia, si è andata diradando sempre più. Il tempo passa, il testimone di quei tempi nefasti è passato alle nuove generazioni.