Recco: "Pulizia affidata senza gara, tre perdono il posto di lavoro" - LevanteNews
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Recco: “Pulizia affidata senza gara, tre perdono il posto di lavoro”

Recco

Dall’ufficio stampa della Uil
 
Il Comune di Recco infiocchetta il Natale per le dipendenti della ditta di pulizie Grattacaso di Savona. Lavoratrici e sindacato non ringraziano, anzi: si indignano e non intendono accettare questa ingiustizia. Affidando senza gara l’appalto a un’altra ditta che, come dichiarato dall’impresa stessa, non intenderà garantire l’occupazione alle dipendenti della Grattacaso, il Comune di Recco ha mancato di responsabilità e di quella moralità che, di norma, ci si aspetta dalle amministrazioni locali che dicono di essere sempre accanto a cittadini e lavoratori. Non è questo il caso, è evidente. Tre lavoratrici monoreddito dal 1 dicembre saranno, quindi, senza un impiego, senza reddito e senza la possibilità di provvedere a figli e alle proprie esigenze.

“Assumete quelle lavoratrici! Ci vogliono responsabilità e rispetto per le persone che lavorano e che vivono di quel poco che passa il convento – tuona Silvana Comanducci, segretaria regionale Uiltrasporti Liguria – Ci meravigliamo che il Comune di Recco si presti a un affido diretto dell’appalto, quindi senza gara, accettando che i tre lavoratrici della ditta uscente, la Grattacaso di Savona, siano lasciate a casa senza uno straccio di clausola sociale. Che il sindaco di Recco si metta una mano sul cuore e una sulla coscienza: queste lavoratrici contano solo sulle proprie forze e quindi sul proprio lavoro. Il Comune ha il dovere di passare a modalità più trasparenti in materia di appalti, ha il dovere di farsi carico del destino delle tre lavoratrici. Ci appelliamo anche alla Regione Liguria affinché legiferi per tutelare i lavoratori e la cosa pubblica. A noi non piacciono gli affidamenti sotto soglia, non garantiscono la trasparenza e mettono sulla strada i lavoratori. Quello delle tre  dipendenti della Grattacaso non sarà certo un buon Natale se la ditta subentrante non le assumerà!”.

 

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