Lettere/ "Camogli, la roccia e il cantiere infinito dell'ex scalo" - LevanteNews
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Disagi

Lettere/ “Camogli, la roccia e il cantiere infinito dell’ex scalo”

Cantiere a rilento

Da Giorgio Casciscia

E’ da oltre tre mesi che un grosso martellone pneumatico tenta lentamente di eliminare un’enorme vena di roccia esistente dal lato ferrovia dello scavo.

Oltre al rumore assordante provocato, per ore e ore, dalla particolare tipologia del lavoro (rumore che non auguro a nessuno… a parte a qualcuno che ben conosco!), quello che lascia perplessi è il fatto che tale inconveniente (che sta provocando un forte rallentamento dell’opera) non sembrerebbe essere stato previsto dalla direzione dei lavori.

Forse una più attenta disamina del sottosuolo ed adeguati accertamenti tecnici  preventivi sullo stesso avrebbero potuto evitare eventuali “sorprese” e suggerire opportune variazioni progettuali, anche, eventualmente, a discapito di una parte di quel numero spropositato ed ingiustificato di boxes privati che si vogliono realizzare.

Tengo, tuttavia, a precisare che tali mie suesposte osservazioni sono esclusivamente motivate da semplici deduzioni logiche e che, soprattutto, spero ardentemente non trovino conferma nella realtà dei fatti, anche perché, al contrario, se ciò che presumo fosse vero, ci sarebbe da preoccuparsi della competenza e della professionalità della ditta appaltatrice!

Una cosa però è certa: i lavori sono iniziati da circa due anni e mezzo; allo stato delle cose (a parte il sito nei pressi della vecchia rotatoria) tutto il resto del vasto cantiere appare pressoché fermo e, dato l’enorme lavoro ancora da svolgere per il completamento dell’opera, si deve ipotizzare che, prima di vedere “la luce in fondo al tunnel”, dovranno passare ancora molti e molti mesi e che i poveri cittadini dovranno subire altrettanti svariati disagi!

Ma cosa ha fatto Camogli per meritarsi tutto questo?

 

 

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