Chiavari: dal tunnel fontanino all'ospedale di Rapallo e al parco di Portofino - LevanteNews
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Politica

Chiavari: dal tunnel fontanino all’ospedale di Rapallo e al parco di Portofino

Il "diario settimanale di Luca Garibaldi, capogruppo Pd in Regione, che traccia una panoramica dei fatto più salienti della settimana

Segre
Liliana Segre

Da Luca Garibaldi consigliere e capogruppo regionale Pd (Precisiamo che il tunnel fontanino è destinato a collegare la vallata all’A-12 e non a Rapallo ndr)

Ciao,

inizio da quanto accaduto sul palco di Bologna venerdì.
Un esponente no vax dal palco si è rivolto alla Senatrice a vita Liliana Segre definendola “una donna vergognosa, che dovrebbe sparire”, probabilmente perché ai manifestanti non era piaciuta la sua dichiarazione in merito ai folli paragoni tra vaccini e Shoah. E’ uno dei tanti picchi di follia (le dichiarazioni e gli insulti) che si vedono in quelle iniziative, e che nei giorni dell’avvio del green pass si stanno continuando a palesare, seppure con numeri limitati, mescolando contestazione alle misure sanitarie, rivendicazioni organizzative e lavorative e iniziatie politiche di forze di destra.

In quelle manifestazioni si grida spesso, quasi sempre, la parola libertà. Se ne fa un uso distorto, falso. Libertà assoluta, in cui ogni individuo rivendica il diritto di fare quello che vuole, non solo al di là di ogni regola o legge o Stato, ma anche senza considerare minimamente l’esistenza degli altri. E’ una forma di individualismo assoluto, anti stato: che nega oltretutto la solidarietà, la comunità, i concetti di salute pubblica e di welfare, di mutualismo, che sono i valori storici della sinistra in tutto il mondo (e fa sinceramente preoccupare che chi da sinistra ha simpatie per quei movimenti, non colga questi caratteri). Se uno deve pensare solo a se stesso, che cosa serve la sanità pubblica, che cosa serve lo Stato? E’ la versione europea degli assaltatori del Campidoglio di pochi mesi fa, in cui pascola l’estrema destra. Ed è compito delle forze democratiche non solo difendere lo Stato e la legge e la democrazia, ma non lasciare che passi questa finta idea di libertà, che non è altro che la negazione della società.

I PROCESSI PER LA MORTE DI  REGENI E CROLLO DEL PONTE MORANDI. Questa è stata una settimana importante, a proposito di Stato, per due processi che si sono aperti, molto differenti, ma di cui vorrei parlarvi.

A Roma si è aperto (e purtroppo non positivamente avviatosi) il processo nei confronti degli autori dell’uccisione di Giulio Regeni, e la Presidenza del Consiglio ha deciso – doverosamente – di costituirsi parte civile.

Così come ha deciso di farlo anche nel processo per il crollo del Ponte Morandi, che si è aperto venerdì. Sono più di 300 i soggetti che hanno chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento, ma che le istituzioni decidano di schierarsi nella richiesta di verità e giustizia è un segnale di vicinanza simbolico di grande importanza. E – lo dico con dispiacere, e  non con polemica – è arrivato senza che fosse stato necessario richiederlo con forza, come è accaduto per l’adesione del Comune di Genova e di Regione Liguria (con la brutta pagina dell’abbandono dei consiglieri di maggioranza al momento del voto dell’impegnativa). Era un dovere morale e politico farlo, senza timidezze ed indulgenze nei confronti dei responsabili, a partire da Autostrade per l’Italia (nonostante quello che  afferma Toti, che, con una dichiarazione stupefacente, ha minimizzato e definito “non rilevante” la posizione della società nel processo appena avviato. E le notizie emerse nei giorni successivi, per cui pare che il Governo non si sia costituita contro ASPI, lasciano un po’ di amarezza.

1,3 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE IN LIGURIA: FINANZIATO IL TUNNEL RAPALLO- FONTANABUONA.
Nella stessa giornata, il Ministero della Mobilità Sostenibile ha comunicato che si è definito l’accordo sui risarcimenti che Autostrade deve alla Liguria e a Genova: un lavoro iniziato nel 2020, ai tempi del governo Conte sostenuto da Pd e Movimento Cinque Stelle. I fondi stanziati per le opere e i ristori si attestano a 1,5 miliardi di euro e tra queste, compare il Tunnel Rapallo Fontanabuona (oltre a opere per la viabilità portuale genovese), che verrà quindi finanziato con le risorse compensative che lo Stato ha chiesto e ottenuto da Autostrade per l’Italia. Un passo avanti molto importante.

LA PRIVATIZZAZIONE DELL’OSPEDALE DI RAPALLO. Purtroppo quello che avevamo pensato sarebbe successo all’Ospedale di Rapallo è poi accaduto: ieri con una nota abbiamo saputo che il piano di privatizzazione della sanità ligure da parte di Toti continua.
Il fatto che non si parli più esplicitamente di privatizzazione ma di esternalizzazione, non cambia purtroppo la sostanza del piano scellerato che la Giunta ha per la sanità ligure. Infatti nell’ospedale di Rapallo, che ha già un’attività ortopedica, il privato subentrerà con un’altra attività ortopedica creando un doppione e una competizione tra servizi pubblici e privati. Il tutto avviene poi, come sempre, senza un confronto con il territorio e senza nemmeno passare per il Consiglio Regionale. Un piano di revisione della sanità, come quello che stiamo tutti subendo, andrebbe discusso in Consiglio e soprattutto si dovrebbe avere un confronto reale con la cittadinanza e con chi lavora nell’ambito sanitario.

IL PARCO NAZIONALE DI PORTOFINO: ANCHE RAPALLO E CHIAVARI DICONO SI’. L’iter per la costituzione del Parco Nazionale di Portofino va avanti, specialmente per le recenti decisioni di alcuni comuni del Tigullio, ultimi in ordine cronologico Rapallo e Chiavari.

Infatti la settimana scorsa, durante il Consiglio Comunale Rapallo ha votato l’ingresso del comune nel costituendo Parco, con un’area di 800 ettari, con i passaggi di cornice sul Monte Telegrafo e l’area di crinale dove si sviluppa il sentiero che conduce a Montallegro.
Per quanto riguarda il Comune di Chiavari invece ha chiesto che la Collina delle Grazie  entri a far parte del Parco Nazionale di Portofino .
Si sta profilando un buon risultato finale, nonostante non sia quello sperato all’inizio, raggiunto grazie ad una collaborazione comprensoriale che punta allo sviluppo economico, sociale e occupazionale del nostro territorio.

I soli che continuano una battaglia cieca e, per fortuna, in solitudine sono irappresentanti della Lega. Nel frattempo, sabato, a Rapallo si è tenuto il convegno sul tema organizzato dal Circolo Pd di Rapallo.

TIGULLIO: UNA FINESTRA SULLA REALTA’ E DUE PROPOSTE. Nella giornata di venerdì ho partecipato ad un importante incontro, organizzato dal Consorzio Tassano Servizi Territoriali, dal titolo “Una Finestra sulla realtà”. Si è trattata della fase di restituzione degli incontri che si sono tenuti negli ultimi mesi in merito alle prospettive di sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030, calibrati e pensati partendo dalle voci dei protagonisti del territorio del Tigullio, per sviluppare una risposta e azioni locali rispetto all’attuazione di temi globali.

Sull’agenda 2030 e sulla sostenibilità ci tornerò nelle prossime newsletter, con un approfondimento maggiore (visto che la nostra Regione è in ritardo anche nell’adozione della strategia regionale, come al solito), ma un passaggio di metodo lo voglio fare.
Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile – sono 17, li trovate qui – dovrebbero essere la griglia delle azioni legislative ad ogni livello, per i singoli temi su cui costruire una proposta di legge o l’attuazione di una idea.
E ne cito due, che ruotano attorno al tema dell’istruzione e dei giovani, su cui nelle prossime settimane vorremmo costruire proposte di legge e/o mozioni.

La prima riguarda la scuola, non solo come offerta formativa, ma come ricostruzione dei servizi nel post pandemia, i cui effetti sui percorsi evolutivi non sono ancora chiari e noti: un aspetto su cui bisognerebbe lavorare è l’introduzione in maniera sistematica nelle scuole della figura dello psicologo scolastico, iniziativa che con la pandemia è stata oggetto di sperimentazioni per il supporto psicologico, ma che deve diventare presidio permanente della comunità educante di ogni scuola, e messo a disposizione degli alunni, dei docenti, delle famiglie. Le Marche hanno recentemente definito questi contenuti con una legge e vorremmo provare a stimolare una discussione e una proposta analoga.

La seconda invece è legata ad un tema di grande ritardo della nostra regione, rispetto agli abbonamenti integrati ai mezzi pubblici per gli studenti. Su questo c’era un ordine del Giorno approvato all’unanimità, della cui attuazione si sono perse le tracce. Per favorire l’uso della mobilità sostenibile e disincentivare l’uso dei mezzi privati, in Austria è nata l’idea di un “biglietto climatico”, una tariffa unica giornaliera per consentire l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici, autobus, treni, metro, anche privati. Perché non accelerare sul biglietto unico regionale, incentivando anche questa modalità, magari a partire dalle nuove generazioni?

DALLA REGIONE LIGURIA: NO ALLO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA E LA TARDIVA SOLIDARIETA’ ALLA CGIL. Avevamo presentato un Ordine del Giorno a mia prima firma perché anche il Consiglio Regionale della Liguria si muovesse nei confronti del Governo per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova. Purtroppo tutti i capigruppo della maggioranza Toti non hanno voluto firmare e quindi la discussione andrà a calendario come un normalissimo atto: al contrario avremmo potuto mandare un bel messaggio. Avrebbero potuto, il Presidente e i suoi compagni di partito, dare la dimostrazione con i fatti di essere i moderati che si dipingono, e invece hanno preferito non prendere una posizione chiara e netta contro i neo fascisti di Forza Nuova, calpestando la nostra storia e la Carta Costituzionale.

Nella stessa giornata in Consiglio Regionale c’è stato anche un altro triste momento: si è sviluppato, da parte della destra, un surreale dibattito sulla necessità o meno esprimere la solidarietà alla CGIL, ai poliziotti e al personale sanitario che ha subito l’aggressione neo fascista della settimana scorsa a Roma. La solidarietà è arrivata solo nel primo pomeriggio con una nota ufficiale del Consiglio Regionale.

Sabato sono stato a Roma alla manifestazione nazionale organizzata una settimana dopo l’assalto alla sede della Cgil da parte dei No Green pass. Le tre sigle sindacali hanno risposto con una manifestazione antifascista unitaria a Roma che ha visto arrivare più di 100 mila persone. Si è trattato di una manifestazione per difendere la democrazia nel nostro Paese. Riprendo e faccio mie, le parole del Segretario Landini: “L’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese”, che ha mandato una chiara e assolutamente condivisibile richiesta al Governo “C’è un primo atto che chiediamo, che il governo faccia, con l’appoggio di tutto il Parlamento: le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte. Dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta”.

PARITA’ SALARIALE: A CHE PUNTO SIAMO? Qualche tempo fa avevamo presentato una Proposta di Legge regionale sulla parità salariale a prima firma mia e di Pippo Rossetti. Si tratterebbe di una legge che fornisce degli strumenti concreti per evitare la disparità salariale tra uomini e donne in Liguria. Qui vi lascio un paio di link di aggiornamento.

L’iter della legge sta andando avanti verso l’approvazione: martedì pomeriggio il testo di legge arriverà in Commissione Lavoro e Pari opportunità per gli approfondimenti necessari.

Proprio in questi giorni il tema è stato affrontato anche a livello nazionale grazie alla proposta di legge, che ha raggiunta l’unanimità alla Camera, portata al Parlamento dall’Onorevole del Partito Democratico Chiara Gribaudo.

Aspettiamo anche qui, fiduciosi, il voto unanime del Senato.
Riprendo e faccio mie le parole di Chiara Gribaudo, che spiega con dati alla mano quanto una legge del genere, sia a livello nazionale che regionale sia assolutamente necessaria:
“alle 470mila donne hanno perso il lavoro durante la pandemia, a tutte coloro che vengono pagate meno o stimate meno dei loro colleghi uomini, alle donne che hanno i titoli, la competenza, l’esperienza e la preparazione ma apparentemente non il genere giusto per essere dirigenti o manager d’azienda. Ricordiamo che le donne italiane sono il 56% dei laureati italiani, ma solo il 28% dei manager, che è ancora possibile per una donna ricevere fino al 20% di stipendio in meno del collega uomo a parità di mansione e di ore lavorate”

GRUPPO PD: NUOVA IDENTITÀ GRAFICA E UN NUOVO FILO DIRETTO. Vi segnalo che come Gruppo del Partito Democratico abbiamo aperto una nuova pagina Facebook e creato un profilo Instagram.

In questo modo abbiamo dato vita ad un nuovo canale, un nuovo filo rosso, di collegamento tra di noi e i cittadini e per rimanere sempre aggiornati sulla attività del gruppo.

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