Da Immagina Recco e dai suoi Consiglieri Sergio Siri e Marcello Napoli
Ieri sera il Consiglio Comunale di Rapallo ha votato a grande maggioranza la proposta di far entrare Rapallo nel Parco per il 20-25% del proprio territorio comunale per le grandi opportunità turistiche, di rilancio del territorio come affermato dal Sindaco Bagnasco, dal suo vice e da moltissimi degli altri consiglieri della stessa maggioranza.
Il Direttore dell’Anci Vinai, presente al Consiglio comunale, ha inoltre risposto punto per punto a quei falsi vincoli che spesso si attribuiscono al Parco Nazionale: si potrà continuare ad andare per funghi, a passeggiare, a coltivare le terre, a fare manutenzione dei muretti, delle strade e di tutte le opere a tutela del territorio, a ristrutturare i fabbricati, a cambiarle destinazione d’uso, a fare opere strategiche, a fare opera venatoria in primis contro i cinghiali. Ha sottolineato anche i vantaggi rimarcando come i finanziamenti sono in gran parte maggiori rispetto a quelli del Parco regionale (anche 10 volte) e arrivano per progetti e quindi anche direttamente i privati possono ricevere tali finanziamenti.
Chiunque abbia perplessità è invitato a sentire l’intervento del Dottor Vinai.
Rapallo concederebbe sostanzialmente tutta la porzione di crinale a confine con Camogli e Recco per collegare la zona storica del Parco con Chiavari, Zoagli e Coreglia che si erano già espresse positivamente all’entrata nel Parco e non avrebbero potuto farne parte senza Rapallo (il Parco deve avere una continuità territoriale).
Durante il Consiglio si è parlato di una controproposta dell’Assessore regionale Piana che prevederebbe una minuscola porzione di Rapallo (a dire della stessa maggioranza di Rapallo), una piccola porzione di Recco e Avegno. Si suppone che l’Assessore non abbia calato dall’alto tale controproposta, assai inaccettabile per le dimensioni proposte (e ritenuta tale dall’Amministrazione comunale di Rapallo) che taglierebbe fuori i tre comuni del Tigullio. Apprendiamo quindi un possibile allargamento sul Comune di Recco accettabile o concordato dall’Amministrazione stessa?!.
Alla luce di questi due aspetti, bisogna tener presente che se Recco concedesse la zona del crinale e poco oltre (zone previste nella controproposta di Piana) vi sarebbe il naturale proseguimento del sentiero oggi offerto nella proposta votata da Rapallo e la possibilità di un’estensione verso l’entroterra. Altrimenti vi sarebbe l’assurdo ingiustificato che una porzione di sentiero e territorio aventi le stesse caratteristiche sia Parco e una parte no. Con i vantaggi economici tutti concentrati solo su un versante del crinale e non sull’altro.
Rapallo ha rivalutato in toto le proprie posizioni sul Parco Nazionale, ne siamo felici, ci auguriamo che faccia lo stesso anche il Comune di Recco, i vantaggi superano di gran lunga i vincoli, soprattutto se questi spesso non esistono neanche.