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Covid, le discoteche riaprono al 50%. Capienza aumentata per la cultura e lo sport

Le disposizioni si applicano a partire da lunedì 11 ottobre.

stadi, teatri, cinema

Sì all’aumento di capienza per luoghi di cultura, sport e discoteche: lo ha deciso il Consiglio dei Ministri che si è riunito nella serata odierna.

Per le discoteche riapertura al 50% al chiuso, 75% all’aperto, mentre per lo sport 60% al chiuso, 75% all’aperto. Riaprono al 100% cinema, teatri e spazi di cultura. Le disposizioni si applicano dal prossimo 11 ottobre, lunedì.

Per quanto riguarda l’ambito sportivo soddisfazione è stata espressa dal sottosegretario allo sport Valentina Vezzali: “Mi auguro che nelle prossime settimane si possa arrivare al 100%”.

Sulla vicenda si è espresso anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa: “Sono estremamente soddisfatto per l’accordo raggiunto in Consiglio dei Ministri sull’ampliamento delle capienze. Il Governo rispetta gli impegni: le misure previste oggi rappresentano un’ulteriore tappa del percorso intrapreso dal governo Draghi ad aprile. Abbiamo scelto oramai da tempo di imboccare la strada della gradualità nella consapevolezza che il nostro Paese non si possa permettere passi falsi per il ritorno alla normalità. La politica ancora una volta si è assunta la responsabilità di una scelta, fornendo una risposta concreta al mondo dello sport, della cultura dello spettacolo, dell’intrattenimento. La riapertura delle discoteche, battaglia per cui sin da subito mi sono speso, rappresenta il giusto riconoscimento ad un settore economico fortemente penalizzato. Ora dobbiamo lavorare per raggiungere il 100% delle capienze entro le prossime settimane nei settori laddove sarà possibile, osservando con attenzione e prudenza i dati favorevoli della pandemia. Un impegno delle istituzioni per restituire prospettive ai cittadini che si sono fidati delle politiche dell’Esecutivo, scegliendo di vaccinarsi e prendendo dimestichezza con il green pass. Ma anche un dovere della politica per risarcire dei sacrifici fatti tante famiglie e imprese. Siamo convinti che il miglior modo per far ripartire l’economia sia il lavoro”.

 

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