Rapallo: "Il Portico di Salomone" a Valle Christi "ConDante" - LevanteNews
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Rapallo: “Il Portico di Salomone” a Valle Christi “ConDante”

Anche quest'anno il "Portico di Salomone" offre a Valle Christi uno spettacolo "ConDante". Sarà come sempre un successo. Appuntamento sabato alle 21,

Dall’ufficio stampa del Comune di Rapallo

Nei momenti di difficoltà è di conforto condividere con gli amici ansie, preoccupazioni ma anche speranze. Nei mesi di lockdown lo hanno fatto anche i giovani attori della compagnia teatrale “Il Portico di Salomone”. A quella chat di Whatsapp, dove si rincorrevano frasi e pensieri di paura e conforto, dolore e desiderio di ripartenza, si è aggiunto quasi per caso un nuovo amico. Un amico speciale, che è vissuto 700 anni fa ma che già allora è stato in grado di esprimere perfettamente lo stato d’animo attuale: Dante Alighieri.

Nasce così il nuovo spettacolo proposto dalla compagnia diretta da Marina Maffei, nata a Rapallo nel 2012 e già protagonista di diverse interpretazioni di successo. Il titolo è “ConDANTE – La nostra Commedia”: una serie di letture e dialoghi che i giovani attori porteranno in scena sabato 11 settembre, alle ore 21, nella suggestiva cornice del monastero di Valle Christi. L’evento è stato presentato stamane, nella sala consiliare del municipio di Rapallo.

«È l’ennesima, bellissima iniziativa da parte di questa compagnia teatrale, che da sei anni porta avanti progetti di grande valenza educativa e culturale – sottolinea Mentore Campodonico, presidente del consiglio comunale, nel fare gli onori di casa – Il tema è di grande attualità: una sorta di sovrapposizione tra il passaggio di Dante nella Selva Oscura e quanto vissuto da noi in questi ultimi mesi, tra preoccupazioni e voglia di ripartire. Ringrazio la presidente e regista Marina Maffei e tutti i ragazzi per questo lavoro così particolare e dal significato assai profondo».

Ai ringraziamenti si aggiunge il sindaco Carlo Bagnasco: «Sono felice che, dopo un anno di stop causa pandemia, la compagnia teatrale “Il Portico di Salomone” riprenda la sua attività. Apprezzo la loro sensibilità nel trasmettere questo tipo di concetti e valori in un mondo che spesso risulta spesso troppo virtuale ma poco presente».

La regista Marina Maffei spiega la genesi dell’idea. «Durante il lockdown siamo rimasti in contatto via chat ma non è stato facile portare avanti l’attività a distanza – spiega – Aleggiava una sorta di demotivazione, soprattutto nei ragazzi più giovani. Alcuni hanno abbandonato il progetto e ho compreso il loro stato d’animo. Con chi è rimasto, siamo andati avanti seguendo lo spunto che la chat mi aveva fornito».

Le conversazioni di quella chat, che poi la regista ha ripercorso, e i concetti espressi, hanno infatti portato a un paragone con alcuni passaggi della Divina Commedia: dal Perdono, con rimando al Canto III del Purgatorio con la storia di Manfredi, all’esilio di Dante a Ravenna rapportato a quello di chi ha vissuto l’esperienza dell’isolamento e della quarantena, fino alle incertezze nella situazione a livello globale, con richiamo alla celebre Invettiva dantesca. Proprio sul tema della politica riflette Francesco Giuseppe Campodonico, uno degli attori della compagnia teatrale: «Lo sviluppo di questo progetto mi ha fatto riscoprire la dimensione umana della politica, argomento che mi appassiona – spiega – In questo spettacolo parliamo di noi stessi, di persone vere e reali. Preparare queste letture mi ha fatto riscoprire quello che per me è il vero senso della politica: il rapporto tra le persone e l’ascolto delle loro esigenze».

L’incontro con il Sommo Poeta è avvenuto anche in un’altra occasione: «Abbiamo partecipato in veste di lettori ad uno spettacolo su Dante organizzato dalla parrocchia di San Michele di Pagana – evidenzia Andrea Bavestrello, anche lui attore della compagnia – Con le sue parole, lui ha interpretato in maniera straordinaria le stesse sensazioni che noi abbiamo provato in questo periodo. Diciamo che con Dante è nata una splendida amicizia, anche se tra lui e noi ci sono settecento anni di differenza».

L’ingresso allo spettacolo è a offerta libera per le opere di carità di Padre Ibrahim ad Aleppo, in Siria. Nel rispetto delle normative anti-Covid sono necessari la prenotazione obbligatoria (alla email ilporticodisalomone13@gmail.com) e il green pass. Tra gli interpreti dei brani anche Margherita Saltamacchia, attrice del Teatro Sociale Bellinzona e figlia di Giampietro, attore della Compagnia “Il Portico di Salomone” scomparso lo scorso mese di marzo.

 

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