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Dal 15 settembre

Scuola, studenti guariti o vaccinati: niente mascherine in classe

Nella circostanza in cui non sia possibile rispettare le distanze diventerà “indispensabile” indossare la mascherina di tipo chirurgico.

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Mascherina da indossare sempre in classe, anche quando è garantito il distanziamento di almeno un metro, dai 6 anni in poi. E nella circostanza in cui non sia possibile rispettare le distanze diventerà “indispensabile” indossare la mascherina di tipo chirurgico. C’è una sola eccezione all’uso della mascherina in classe: com’è già previsto dal decreto d’agosto, si potrà derogare nelle classi composte da studenti che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione in corso di validità. La stessa misura vale per le università. Per sommi capi, sono queste le raccomandazioni contenute nelle linee guida pubblicate ieri dall’Istituto superiore della sanità dopo il confronto con i territori e che saranno le regole con le quali le scuole e gli atenei ripartiranno oltre all’obbligo di Green pass per il personale e per gli studenti universitari.

Confermate le misure dello scorso anno per quanto riguarda la sanificazione giornaliera di tutte le superfici ad alta frequenza di contatto e la sanificazione straordinaria entro una settimana dall’entrata di una persona positiva nella struttura. La vera novità è però l’introduzione dei test salivari a campione, una campagna che interesserà ogni mese circa 110mila studenti delle scuole elementari e medie. Ogni Regione individuerà alcune scuole “sentinella” tenendo conto di diversi fattori: una dovrebbe riguardare la provincia spezzina. I campioni, secondo quanto prevede il protocollo, saranno raccolti ogni 15 giorni a scuola con personale della Asl, poi “al fine di garantire un maggior comfort – si legge nel piano nazionale – si prediligerà in modalità di auto-raccolta al mattino appena svegli“. Il monitoraggio si baserà su un’adesione informata e volontaria da parte dei genitori e tutori e l’accettazione non sarà in alcun modo vincolante sull’accesso alla scuola in presenza.

Iss chiarisce che la scuola in presenza potrà essere sostituita dalla Dad “esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei presidenti delle Regioni, delle Province autonome e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus”.