Green Pass, trasporti e scuola: da mercoledì scatta l'obbligo - LevanteNews
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Green Pass, trasporti e scuola: da mercoledì scatta l’obbligo

Dubbi su controlli e multe.

Banchi di scuola.

Validità estesa ad un anno ed obbligo, da mercoledì 1° settembre, che si estende anche ai treni a lunga percorrenza, agli aerei e traghetti, per accedere all’università, oltreché per il personale scolastico per il quale gli insegnanti e il personale Ata non vaccinati dovranno mettersi in regola entro cinque giorni dalla segnalazione oppure saranno sospesi, insieme al loro stipendio.

Ma quando mancano poche ore all’entrata in vigore delle nuove regole relative al Green pass sono ancora molti i punti interrogativi, anche perché si avvicina la prima campanella con, annesse e connesse, tutte le problematiche relative al trasporto pubblico. A proposito di tram, autobus e metro, così come anche sui taxi, non è previsto l’obbligo del certificato verde ma restano attive le norme già in vigore: mascherina ben indossata (il Cts pensa all’obbligo della Ffp2 ma non è ancora certo), distanziamento, accessi regolati, capienza all’80%. Al vaglio la possibilità di inserire una figura che faccia da controllore di bordo.

Per salire sui treni dell’alta velocità o gli intercity, come detto, bisognerà invece mostrare il Green pass che invece non servirà sui treni regionali, quelli più utilizzati dai pendolari, anche in caso di collegamento fra regioni diverse: in questo caso la verifica avverrà a bordo, in concomitanza con quella del biglietto. Chi trasgredirà sarà dapprima isolato per poi essere invitato a scendere alla prima stazione utile ma rischia anche una o più multe: innanzitutto per violazione delle regole di bordo, e poi un’altra sanzione, ben più pesante, sarà inflitta dalla Polizia ferroviaria, a cui saranno segnalati una volta arrivati in stazione. Se qualcuno avesse acquistato il biglietto prima del 25 agosto senza sapere della necessità del Green pass potrà chiedere e ottenere il rimborso integrale. Per quel che concerne i voli aerei, da mercoledì stesso discorso: certificato obbligatorio da mostrare all’imbarco sui voli nazionali, oltre che su quelli che collegano Paesi diversi, cosa che era comunque già necessaria. A livello europeo tuttavia il green pass sarà valido solo con due dosi di vaccino (o con tampone negativo, o con avvenuta guarigione) mentre per viaggiare in Italia è sufficiente la prima dose. Sugli aerei è consentita l’occupazione di tutti i posti disponibili, mente sulle navette aeroportuali la capienza consentita è all’80%. Sui voli Ita (ex Alitalia) i dipendenti dovranno mettersi in regola con il green pass. Anche traghetti (ma non entro i confini regionali), bus noleggio con conducente e “flixbus” non sfuggano alle nuove norme, sempre tenendo l’80% come limite massimo della capienza e con la possibilità di multe per i trasgressori.

“L’obbligo della Certificazione verde Covid-19 non si applica per accedere alle attività e ai servizi sul territorio nazionale alle seguenti categorie di persone: ai bambini sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale; ai soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica. Fino al 30 settembre 2021, possono essere utilizzate le certificazioni di esenzione in formato cartaceo rilasciate, a titolo gratuito, dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi sanitari regionali o dai Medici di medicina generale o Pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2 nazionale, secondo le modalità e sulla base di precauzioni e controindicazioni definite dalla Circolare Ministero della Salute del 4 agosto 2021: apre una nuova finestra”.