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Chiavari: la difficile eredità del compianto Di Capua

Chiavari: il Consiglio perde un membro e la giunta scende da 6 a 5 assessori

di capua
Marco Di Capua

Marco Di Capua è stato un sindaco amato per le sue innate capacità di dialogare e rapportarsi con tutti. Ma l’affetto dimostrato in questi giorni dai cittadini ed amministratori liguri era rivolto a lui e non all’amministrazione comunale di Chiavari, come qualcuno vorrebbe far credere; è anche assurdo che si parli di progetti da portare avanti in suo nome. Di Capua era amato per la sua personalità; non per quanto realizzato, spesso frutto di equilibrismi interni alla maggioranza.

Maggioranza che ora perde un consigliere (e un voto) mentre la giunta scende da 6 a 5 membri. Il vicesindaco Silvia Stanig dovrà decidere se tenere per sé o distribuire le deleghe che appartenevano a Di Capua e che ha ereditato; Urbanistica e Bilancio dovranno essere gestite da un assessore, il Demanio anche da un consigliere. La normativa consente che la scelta cada su un assessore esterno, a patto che se ne dimetta uno. La giunta e il Consiglio continueranno a gestire il Comune senza i limiti dei Commissari a cui è affidata la sola ordinaria amministrazione.

Ma intanto l’attuale maggioranza dovrà trovare un candidato per le elezioni della prossima primavera, sia si presenti compatta, sia perda pezzi. Di Capua era una sicurezza proprio per la sua capacità di dialogare con le persone. Difficile trovare uno come lui. In città giù si fanno i nomi di Fiammetta Maggio; qualcuno pensa di chiedere la disponibilità alla stessa Michela Canepa, la vedova di Di Capua.

Si rafforza l’idea che a vincere possa essere la coalizione del centro destra il cui candidato sindaco non sarebbe Sandro Garibaldi. Poi c’è l’incognita 5 stelle e Pd.

 

 

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