“Cinquemila anni fa in Val Frascarese: le grotte sepolcrali”, ultimo appuntamento a Sestri - LevanteNews
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Il 25 agosto

“Cinquemila anni fa in Val Frascarese: le grotte sepolcrali”, ultimo appuntamento a Sestri

Il MuSel ospita proprio un’affascinante ricostruzione della Grotta detta “della Prima Ciappa” al quarto piano di Palazzo Fascie.

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Da Mediaterraneo Servizi

Ecco l’ultimo appuntamento de “I mercoledì del MuSel” di agosto! Mercoledì 25 agosto, alle ore 21, Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, attraverso l’organizzazione di Palazzo Fascie, con il MuSel – Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Liguria del MIC, organizzano l’incontro con l’archeologa della Direzione Regionale Musei della Liguria, Paola Chella, che ci parlerà proprio di un interessantissimo sito archeologico del nostro territorio, le grotticelle della Val Frascarese.

L’incontro avrà proprio il titolo “Cinquemila anni fa in Val Frascarese: le grotte sepolcrali”. Il MuSel ospita proprio un’affascinante ricostruzione della Grotta detta “della Prima Ciappa” al quarto piano di Palazzo Fascie.
Nella parte alta della Valle del Rio Frascarese, sopra a San Pietro di Frascati (frazione del Comune di Castiglione Chiavarese) la natura calcarea delle rocce ha infatti dato origine a uno dei pochissimi esempi di carsismo della Liguria di Levante: le grotte sono state in gran parte utilizzate fino ad alcuni decenni or sono da cacciatori e carbonai del posto che frequentavano la zona stagionalmente, ma almeno due di queste grotte, la Cava “della Prima Ciappa Superiore” e la “Tana delle Fate”, sono state frequentate dall’uomo anche in epoche molto antiche, in particolare nella Preistoria. La Grotta “della Prima Ciappa Superiore” è stata indagata alla fine degli anni ‘70, dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria, in particolare dall’archeologo Roberto Maggi, già Direttore Regionale della Soprintendenza. Dal risultato delle ricerche è emerso che questa cavità fu utilizzata come sepolcreto collettivo nel corso dell’Età del Rame: sono stati rinvenuti i resti di almeno una decina di individui e alcune analogie fra i reperti hanno permesso di ipotizzare un legame di parentela tra tutti i defunti. Il sepolcreto era arricchito da un interessante corredo, costituito da recipienti in ceramica, punte di freccia in diaspro, lama di pugnale, alcuni oggetti in rame e vari ornamenti. La “Tana delle Fate”, indagata dagli archeologi nei primi anni ‘80, fu invece utilizzata come rifugio in diversi periodi negli ultimi seimila anni, con testimonianze risalenti addirittura al Neolitico.

Paola Chella, attualmente archeologa della Direzione Regionale Musei della Liguria (l’organo che guida e coordina i musei statali della Liguria), ha studiato recentemente l’area delle grotticelle della Val Frascarese nell’ambito della sua tesi di specializzazione post-lauream in Archeologia ed, in particolare, sono stati analizzati i reperti provenienti da attività di scavo clandestino nelle grotte della “Prima Ciappa Superiore” e della “Prima Ciappa Inferiore”.

La conferenza di mercoledì 25 agosto vuole essere proprio modo per riscoprire queste antiche testimonianze, uniche nel nostro territorio, oltre che esser il pretesto per riflettere sull’importanza del nostro patrimonio storico-archeologico e sulla necessità di tutela. L’appuntamento è in Sala Carlo Bo, al primo piano di Palazzo Fascie, in Corso Colombo 50. L’evento è naturalmente gratuito anche se nel rispetto delle normative Covid-19 sono richieste la prenotazione anticipata telefonando al n. 0185 478530 o scrivendo via email a info@musel.it, oppure iat@comune.sestri-levante.ge.it, e l’esibizione del green pass al momento dell’ingresso nella sala conferenze. Il nuovo decreto legge (DL 23 luglio 2021, n. 105 allegato), infatti, prevede la presentazione del green pass per l’ingresso nei musei e in tutto Palazzo Fascie. Ricordiamo altresì che il MuSel – Museo Archeologico e della Città è regolarmente aperto tutti i giorni, senza esclusione, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, con ingresso gratuito ogni prima domenica del mese.