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Ambiente

Avegno: “Parco Portofino, discutiamo sui confini”

L'opposizione di Avegno chiede al sindaco di discutere e accettare l'ingresso nel parco nazionale di Portofino

confini parco

Dal gruppo Consiliare Attiva Avegno

In data 5 agosto c.m. abbiamo presentato richiesta al Sig. Sindaco per discutere il seguente Ordine del Giorno, per il quale a tutt’oggi non è stato dato alcun riscontro:

Oggetto: Delimitazione provvisoria “Parco Nazionale di Portofino” comunicata dal Ministero della Transizione Ecologica in attuazione della sentenza del Tar Lazio 7694 del 28/06/2021 – Ricorso al Consiglio di Stato.

I sottoscritti Margherita Ceravolo e Paolo Pinna in qualità di Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare Attiva Avegno;

Premesso che

Da quanto emerge dalla ridefinizione del perimetro di quello che dovrebbe diventare il “Parco Nazionale di Portofino” comunicato con nota dal Ministero della Transizione Economica, il territorio del nostro Comune sarebbe incluso nel parco per una superficie inferiore ai 50 ettari a fronte di un’area totale del territorio comunale di circa 1100 ettari; in definitiva quindi le aree del Parco ricoprirebbero solo il 4% del territorio comunale.

Entrando nel merito della localizzazione delle aree parco come da perimetrazione allegata, parliamo di uno spicchio di territorio posto al disopra dei 450 metri s.l.m. tra le cime del monte Borgo (729 metri s.l.m.) e monte Bello (713 metri s.l.m.) a confine con i Comuni di Rapallo e Tribogna, nonché di una limitata fascia di territorio posta sul crinale tra le Piane di Caravaggio ed il Passo della Spinarola, quindi ciò che è stato affermato dal Sindaco a mezzo stampa, circa il coinvolgimento di altre porzioni di territorio ad esempio la frazione di Testana, NON corrisponde a verità.

Preso atto che

– occorre dire con fermezza che solo su queste aree il Ministero della Transizione Ecologica ha richiesto al nostro Comune di attuare tutte le misure di salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati (flora e fauna) in attesa della definizione delle normative finali del Parco e non su tutto il territorio comunale come è stato affermato.

Considerando che tali aree risultano con inesistente o limitato grado di antropizzazione, ovvero insistono in tutta l’area non più di una ventina di ruderi di fabbricati in pietra (alcuni dei quali neanche più visibili in quanto ricoperti dal fitto bosco) e nessun tipo di viabilità carrabile, è facile intuire che la ricaduta sull’attività urbanistica/edilizia sia pressochè inesistente nonché quella sull’attività venatoria che resterà possibile su tutta la restante parte del territorio.

Considerato che

-La Giunta Comunale con delibera n°36 del 02/08/2021 ha già conferito incarico legale per presentare ricorso davanti all’autorita’ giudiziaria competente avverso la nota del ministero della transizione ecologica n.82366 del 27.7.2021 ma non si sono comprese le valutazioni in base alle quali l’amministrazione abbia basato il proprio parere negativo alla proposta del Ministero (che rispetto alla perimetrazione originaria dell’Ispra riduce ad un quinto la precedente area parco del nostro Comune) senza che alcuna atto di indirizzo sia stato espresso preventivamente dall’ Organo Consiliare.

Constatato che

Non è difficile intuire quali possano essere i benefici per tutto il nostro tessuto economico e sociale, non solo a livello di “brand”, di poter rientrare a queste condizioni all’interno del parco nazionale, così come incalcolabili i danni che una decisione avventata e non ponderata possa causare all’economia privata e alle casse comunali in primis per il mancato accesso ai fondi strutturali messi a disposizione del Ministero per la Transizione Ecologica.

Tutto ciò Premesso, preso atto e constatato

Chiedono che

– sulla nuova proposta di perimetrazione comunicata con nota del Ministero della Transizione Ecologica n.82366 del 27.7.2021 si esprima con votazione il Consiglio Comunale che dovrà essere convocato nei modi e nei tempi stabiliti dal Regolamento, discutendo il presente ordine del giorno, ritenendo la deliberazione del Consiglio preventiva a qualsiasi atto formale di indirizzo della Giunta Comunale.