Da Guido Stefani e Aurora Pittau, consiglieri comunali di “Officina Lavagnese”
Sorprende e dispiace che, dopo tutti questi anni passati a discutere ininterrottamente ed inutilmente sull’argomento in oggetto, si senta ancora parlare di “diga”, e di “cementificazione della piana dell’Entella” come a voler continuare ad insinuare nell’opinione pubblica un’idea del tutto fuorviante del progetto.
L’intendimento del progetto di mitigazione del rischio idraulico era ed è ancora motivato dalle ragioni di aumentare la sicurezza dei nostri centri abitati, quindi delle persone, e non nasconde, come molte volte si è insinuato, secondi o terzi fini speculativi e di utilizzo del suolo. Per noi la Piana dell’Entella deve assolutamente restare a vocazione agricola!
Tutti avremmo fatto volentieri a meno di quest’opera ed ancora una volta ci proclamiamo in difesa dell’ambiente naturale ma non possiamo prescindere dall’esistente urbanizzazione, dai cambiamenti climatici, dal rischio di esondazioni e dalla necessità di messa in sicurezza degli abitanti della zona.
Con la vita delle persone non si scherza!
E’ un progetto che ha suscitato polemiche, non piace a molti, è stato anche spesso oggetto di cattiva informazione ed oggi con l’avvio dei lavori del primo stralcio stiamo assistendo ad un momento di confusione e di strumentalizzazione incredibile che aumenta di giorno in giorno.
Quello che è certo, e che noi avevamo più volte ripetuto, è che le varie scelte amministrative sbandierate da coloro che si sono dichiarati contrari al progetto si sono rivelate del tutto ininfluenti per fermare l’iter progettuale perché riguardavano altro .
Ora riteniamo che debbano essere chieste agli enti sovraordinati tutte le garanzie per assicurare il completamento del progetto di mitigazione del rischio idraulico, attraverso una rivisitazione del progetto delle opere a monte del ponte dell’Entella, al fine di garantire una protezione completa ed adeguata dalle esondazioni.
Come Officina Lavagnese chiediamo con forza che Regione e Città Metropolitana riuniscano tutti i soggetti interessati (Comuni, Sovrintendenza e altri) per fare chiarezza sul tema e sui contenuti veri: rischio idraulico Entella e atti conseguenti.
La speranza è che si arrivi ad un momento chiarificatore!