In questi giorni il sindaco Marco di Capua e il presidente della Società Economica Francesco Bruzzo dovranno nominare il muovo consiglio di amministrazione, in scadenza e in parte dimissionario, della Fondazione Torriglia; un Ente che a Chiavari considerano un fiore all’occhiello.
Il nuovo consiglio di amministrazione (probabilmente) non sarà più presieduto da Arnaldo Monteverde. Potrebbero invece continuare a far parte del consiglio di amministrazione Mauro Miaschi, Andrea Torchio e Davide Domenghini, di nomina comunale ma in disaccordo con Monteverde, che si sono recentemente dimessi dall’incarico, e Marco Glorialanza e Francesco Brunetti designati dalla Società Economica.
Le divergenze con Monteverde sarebbero in relazione alle trattative con la società Hgm dei fratelli Sangiovanni che nel periodo antecedente la gestione Monteverde, ha affittato la collina delle Grazie, di proprietà del Torriglia, per 50 anni. Ma in campo c’è anche l’ingrandimento del Torriglia e una nuova struttura alberghiera a Preli, zona di grande pregio da tutelare, ai piedi della collina della Grazie, dove già recentemente sono state sbloccate altre costruzioni.
Va anche ricordata la crisi che con la pandemia si è abbattuta sulla Fondazione e la decisione di vendere immobili.
Sul Torriglia il silenzio delle opposizioni. Sullo sfondo i difficili equilibri nell’attuale maggioranza e le elezioni amministrative. Per il sindaco Marco di Capua una scelta su cui riflettere. (m.m.)
Nelle foto la sede della Fondazione Torriglia e il presidente Arnaldo Monteverde