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Ambiente

Chiavari: piana dell’Entella, la replica di Cama a Canepa

La così detta diga Perfigli, progettata 15 anni fa a difesa dell'Entella, continua a creare polemiche. Ora il consigliere Pd Pasquale Cama di Chiavari replica al collega Canepa (Partecipattiva) che lo aveva attaccato.

Piana Entella
- Foto d'Archivio

Da Pasquale “Lino” Cama, consigliere comunale  Pd in Chiavari riceviamo e pubblichiamo

Piccole note a margine di un intervento “scomposto” del consigliere Canepa.

Parte prima: la sceneggiata

Coerenza: potrei prendere la definizione della Treccani ma preferisco ricordare le dichiarazioni del consigliere Canepa nel corso della Campagna elettorale contro la coppia Di Capua Segalerba, coppia che oggi invece sostiene facendo allegramente parte della loro maggioranza (ma si dirà, quelle erano dichiarazioni da campagna elettorale. Appunto. Coerenza).

Lealtà verso gli elettori: divertente leggere le dichiarazioni sulla lealtà verso gli elettori, nel caso chiedere a coloro che a suo tempo hanno votato contro Di Capua e poi hanno visto i loro voti sedere in consiglio, bel modo di rappresentarli!

Polverone: anche qui al di là delle definizioni vale ricordare lo “schiaffone” politico ricevuto, sempre dal consigliere Canepa, da diverse associazioni ambientalistiche, vedasi per tutte le dichiarazioni di Branchetti, riportate anche dal Secolo XIX, che invita il consigliere Canepa “a chiedere scusa ai cittadini e alla cittadinanza” per le sue affermazioni.

E allora cosa c’è di meglio che cercare di creare un polverone accusando qualcun altro?

Ma non si dica che non voglio entrare nel merito.

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Parte seconda: il merito

Diga Perfigli. È un progetto migliorabile/rivoluzionabile? Ma certo che sì! Basti pensare che è stato sviluppato 15 anni fa e che nel frattempo tante cose sono cambiate. È l’obiettivo alla base del progetto che resta intangibile: la salvaguardia del territorio.

Personalmente, poi, ritengo che un progetto di prevenzione e difesa della piana dell’Entella e quindi di Chiavari e Lavagna inizi proteggendo il territorio a monte; le colline di Cogorno, Carasco, Leivi delineano territori fragili che anche in un recente passato hanno subito danni importanti.

Gli eventi atmosferici degli ultimi mesi che hanno sconvolto mezza Europa sono un monito ad agire pensando non ad una piccola area ma sviluppando progetti si sistema.

Quindi non basta concentrare le nostre attenzioni sul 1 lotto ma sull’intero programma.

L’equivoco. L’ intervento oggetto dell’Accordo del 2013 (correggetemi se sbaglio), con sospensione e revoca proposte dall’Amministrazione comunale in carica, riguarda il sistema viario a monte del Ponte della Maddalena e alcuni interventi di difesa idraulica relativi all’arginatura dell’Entella, sempre a monte del Ponte della Maddalena. Tali interventi al momento della firma dell’Accordo di Programma risultavano essere allo stato di progetto di fattibilità. Si tratta quindi di un Accordo che ha ad oggetto un progetto diverso da quello relativo agli “Interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del fiume Entella relativamente al tratto terminale dalla foce al ponte della Maddalena 1 lotto – 1 stralcio funzionale”, seppur a questo ultimo connesso.

L”intervento  riguardante le opere di difesa spondale, per le quali è in corso la gara europea per l’affidamento dei lavori, è stato approvato con determinazione dirigenziale n. 3967 del 06.09.2013 (due mesi prima la firma dell’Accordo), con la quale è stata formalizzata la conclusione del procedimento in conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo dell’opera; nel corso del procedimento conferenziale è stata acquisita la Deliberazione di Consiglio del Comune di Chiavari recante, come si legge nel testo della determinazione dirigenziale “assenso alle opere previste in progetto e variante urbanistica connessa”. Tale ultimo atto comunale non è stato intaccato in alcun modo.