Parco Portofino: "Non si deve tornare indietro" - LevanteNews
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Ambiente

Parco Portofino: “Non si deve tornare indietro”

Confini parco portofino
- Foto d'Archivio

Dall’ufficio stampa Pd riceviamo e pubblichiamo

Dopo anni di stallo di scarsissima volontà politica da parte di Regione Liguria è arrivata di recente
la sentenza del Tar del Lazio, che ha imposto al Ministero della Transizione Ecologica di allargare
i confini dell’area.
Il ministro Roberto Cingolani, in applicazione della sentenza ha portato il Parco di Portofino da
1056 a 5363 ettari, inglobando undici comuni dai tre di partenza (Camogli, Portofino e Santa
Margherita), così come in questi anni sostenuto da tante realtà ambientaliste, sociali ed
economiche del territorio e dal Partito Democratico, con il prezioso lavoro del Sindaco di Camogli,
Francesco Olivari, del Capogruppo in Consiglio Regionale, Luca Garibaldi e del Senatore
Massimo Caleo.
La reazione di Regione Liguria è stata di netta contrarietà, ed in questi giorni i Comuni interessati
stanno formulando le loro osservazioni alla proposta ministeriale.
Domani si terrà un incontro tra Ministro, Regione Liguria ed i Sindaci dei Comuni. Auspichiamo
che da quel momento di confronto possa derivare l’apertura di un concreto percorso condiviso
tra Istituzioni, associazioni ambientaliste, mondo economico e mondo della cultura che delinei
non soltanto i confini del Parco ma un modello di sviluppo delle potenzialità del Parco Nazionale.
Potenzialità che crediamo, leggendo alcune delle dichiarazioni di questi giorni, non siano state
comprese.
Tra le più recenti proposte emerse, citiamo quella formulata da Donatella Bianchi del WWF,
ovvero di allargare i confini utilizzando il mare, cioè fondendo Parco Regionale attuale
di Portofino e Area Marina Protetta di Portofino, che peraltro è già nazionale. Tale idea, pur valida
perché punta ad unire terra e mare in un unico sistema, ha il forte limite di non modificare
l’estensione territoriale, non cogliendo così l’occasione di fronte a noi, anche alla luce delle risorse
mobilitate dal PNRR che possono creare un’occasione unica per lo sviluppo dell’area.

Crediamo che ogni decisione sul futuro del Parco Nazionale non possa che partire dalla
definizione dei nuovi confini ampliati che vedano coinvolti gli 11 Comuni interessati, per dare un
respiro ampio a un progetto che preveda anche la possibilità di una più forte unione tra area
terrestre e area marina.

Il Partito Democratico continuerà ad impegnarsi per il raggiungimento di questo obiettivo. Lo farà
con convinzione, con i suoi Circoli Territoriali e i suoi Amministratori, al fianco di tutte le realtà che
credono nella necessità di raggiungere questo obiettivo.

Alessio Chiappe
Segretario Federazione PD Tigullio

Simone D’Angelo
Segretario Federazione PD Genova

 

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