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Ambiente

Parco di Portofino: “Nuova proposta, operazione di facciata”

Parco Portofino da "Tutti per il Parco"
- Foto d'Archivio

Dalla Lista Sansa riceviamo e pubblichiamo

«La nuova proposta del Parco nazionale di Portofino è un’operazione di facciata. Fa passare per un’idea del WWF quello che in realtà è un’idea della Regione di Toti: far diventare nazionale il Parco di Portofino senza aumentare di un ettaro le aree tutelate».

A denunciarlo sono i consiglieri della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi. «Temiamo che l’incontro di domani tra il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani con il presidente Giovanni Toti e i sindaci dei Comuni coinvolti sia già scritto. Con un solo obiettivo: lasciare tutto così com’è, cambiando solo il nome al Parco».

L’idea lanciata nei giorni scorsi dal WWF di creare il Parco nazionale aggiungendo al territorio attuale del Parco regionale l’area marina protetta, è la stessa che la Regione sognava negli anni scorsi con l’ex assessore Stefano Mai.  (https://www.cittadellaspezia.com/liguria/attualita/mai-assicura-il-parco-di-portofino-sara-nazionale-279398.aspx). Si tratterebbe di creare il Parco nazionale più piccolo d’Italia, in modo da essere sicuri di non disturbare chi intende costruire o cacciare nei territori circostanti.

E’ ben diverso da quello che molti comitati locali e associazioni come Legambiente, i Fridays for Future e noi della Lista Sansa – così come gli altri gruppi di opposizione in consiglio – stiamo portando avanti da mesi.  «Non possiamo perdere un’occasione unica capace di creare opportunità economiche e sociali per la Liguria e di tutelare al tempo stesso nuove porzioni del nostro territorio», continua la consigliera Candia.

Per questo i consiglieri della Lista Sansa lanciano un appello al ministro Cingolani. «Se l’intenzione è accettare la proposta di Toti (chiamarla del WWF sarebbe accettare questa manovra di facciata) lasci aperta la possibilità di ampliare i confini del parco chiedendo alla Regione Liguria di avviare finalmente un tavolo di concertazione con tutti i soggetti interessati e con l’Università di Genova».

I consiglieri ricordano infine che se passa l’idea di un parco con i confini attuali i finanziamenti aggiuntivi previsti dal Governo e dall’Unione Europea non ricadranno né sugli 11 Comuni della Liguria proposti da Cingolani né sui 22 consigliati dall’ISPRA, ma sui 3 attuali, tra i più ricchi della Liguria: Camogli, Portofino e Santa Margherita. «L’idea che la Regione di Toti ha in mente deve infatti essere chiara – continuano i tre consiglieri – ottenere il brand di Parco Nazionale dove poter mettere qualche tappeto rosso in più per accogliere turisti possibilmente facoltosi e disinteressarsi a un’idea di sviluppo diversa per la nostra regione».