Calvari: "Dante in Fontanabuona" per Expo 2021 - LevanteNews
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Calvari: “Dante in Fontanabuona” per Expo 2021

Iniziative Expo 2021

Iniziative a Calvari

Dal Centro Culturale Lascito Cuneo

Domenica 8 agosto a Calvari

Dante e la “fiumana bella”. Conversazione di Giulietta Vaio Ricci sul passaggio del sommo poeta in Fontanabuona: storia, ipotesi, tradizione.

“Il passaggio di Dante in Fontanabuona: storia, ipotesi, tradizione”. E’ questo l’argomento della conversazione che Giulietta Vaio Ricci terrà domenica 8 agosto, alle 17, in Piazzale San Lorenzo a Calvari, invitata dal Centro Culturale del Lascito Cuneo che ha avuto una parte di rilievo nella ricerca che alcuni anni fa ha portato la studiosa fiorentina Paola Manni, a quel tempo vice presidente dell’Accademia della Crusca, a concludere che il Siestri citato nel XIX canto del Purgatorio non è Sestri Levante ma il paesino di tal nome, ora abbandonato e fatiscente, alle falde del monte Lavagnola.  La documentazione che le era stata fatta pervenire dal centro culturale di Calvari tramite il Comune di Neirone, sindaco Stefano Sudermania, precisamente il 6 dicembre 2013, aveva infatti avvalorato, col supporto di considerazioni di carattere filologico, la tesi di chi sosteneva il Siestri fontanino, a cominciare da quell’Aroldo Chiama che a inizio ‘900 condusse per alcuni anni, sui giornali genovesi, una accesa polemica con Arturo Ferretto, sostenitore di Sestri Levante.

Ma Giulietta Vaio Ricci non si limiterà, nella sua conversazione, a trattare di Siestri. Come chiaramente emerge dal titolo affronterà infatti anche un argomento altrettanto controverso e sul quale possono essere fatte soltanto ipotesi: il passaggio del Sommo Poeta in Fontanabuona.  La domanda ovvia è: come poteva sapere, Dante, dell’esistenza di un paesino sperduto fra le montagne se non lo avesse visto di persona? E ancora: come avrebbe potuto definire il corso del Lavagna una “fiumana bella” se non ne avesse avuto diretta conoscenza?

E allora ecco che c’è spazio per delle supposizioni, per delle ipotesi, che dovrebbero portare sostegno ad una tradizione locale che ha sempre dato per certo il passaggio di Dante in vallata. Tanto radicata, questa tradizione, che proprio a Siestri un’anziana abitante del posto, incontrata il 1° maggio del 1962 da Renato Lagomarsino in occasione di una escursione da Torriglia a Gattorna, ad una precisa domanda ebbe a rispondere: “I vecchi hanno sempre detto che Dante si è fermato qui alcuni giorni e che sotto un grande albero di cui si vede ancora la ceppaia scriveva “quèllu papé lungo che u se lezze cumme se canta”; dormiva in quella casa che tutti hanno sempre chiamato la casa di Dante, ma a mangiare andava qui sotto, alle Bugne, dove c’era un’osteria”.  La stessa risposta, eccetto il “papé lungo”, che ovviamente sta per “Divina Commedia”, la diedero due boscaioli incontrati a far legna poco lontano dal paese nel 1994, anch’essi con accento sicuro e convinto.

Quanto credito si possa dare a una tradizione che per giungere a noi dovrebbe essersi perpetuata per sette secoli è una valutazione che ognuno è libero di fare. Ma che il Sommo Poeta possa essere realmente transitato in Fontanabuona percorrendo la “Patrania”, l’antica strada di fondovalle che portava al Passo del Portello (o “Bocca di Corsica”), sopra Siestri, e proseguiva per Torriglia, non è affatto da escludere. Più d’uno studioso si è cimentato nella ricerca di una motivazione e addirittura nella determinazione dell’anno in cui potrebbe avere fatto l’ipotetico viaggio. In mancanza di dati certi ogni ipotesi, purché basata su considerazioni sensate, può essere accettabile e quindi vale proprio la pena di ascoltare quanto in proposito dirà Giulietta Vaio Ricci nella sua conversazione di domenica in Piazzale San Lorenzo.

Ai tempi di Dante la chiesetta sul piazzale ancora non esisteva, ma la “strada vecchia” non poteva che passare di lì, a due passi dal fiume. E Calvari (Càrvari) sicuramente c’era, come attestano atti notarili del 1366, 1368 e 1369  scoperti nell’archivio degli antichi notai di Chiavari.  L’ispirazione per definire il  Lavagna una “fiumana bella” deve averla avuta seguendone le sponde e osservando il defluire dell’acqua, abbondante ma non impetuosa, tra una folta vegetazione che vi si riflette unendo il proprio colore a quello azzurro del cielo. Uno scorrere lento e maestoso, dopo qualche giornata di pioggia, come normalmente avviene in primavera.

La “fiumana bella” vista dall’alto in una serie di immagini riprese con un drone.
L’esposizione domenica 8 agosto in Piazzale San Lorenzo a Calvari

“Da Siestri a Chiavari lungo la fiumana bella. Un racconto per immagini di Davide Valentino Solari”.  Questo racconto, formato da oltre cinquanta fotografie di grande formato riprese con l’ausilio di un drone, quindi da un punto di vista del tutto particolare, è il risultato dell’impegno che un valente fotografo in pensione ha voluto dedicare alla Fontanabuona.

La copiosa serie di immagini consente di osservare dall’alto tutta la vallata avendo come filo conduttore il corso del Lavagna e dell’Entella ad iniziare dal monte Lavagnola per concludersi alla foce. Spettacolare è la foto In cui si possono vedere contemporaneamente Siestri di Neirone e la lontana penisoletta di Sestri Levante, oggetto della più che secolare contesa tra studiosi e cultori delle patrie memorie. Ma di singolare effetto sono le riprese del paesino ormai fatiscente di Siestri, con le sue case dai tetti sfondati soffocate dalla vegetazione, e le immagini dei primi tratti del fiume, con le cascatelle fra le rocce.

Via via che il Lavagna scende a valle,  “s’adima”,  come ha scritto il Sommo Poeta,  assume un aspetto diverso, negli ampi ristagni si riflettono antichi ponti con l’azzurro del cielo e più giù ancora le acque fluenti, abbondanti dopo le piogge primaverili, diventano veramente una “bella fiumana”, confermando la definizione che Dante ne diede dopo averle forse viste di persona.

Il “racconto per immagini” sarà esposto ed illustrato domenica 8 agosto alle ore 17 a Calvari, in Piazzale San Lorenzo, in occasione della “conversazione” su Dante e la “fiumana bella ” che terrà Giulietta Vaio Ricci nel contesto delle iniziative per Expo Fontanabuona.

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