Parco di Portofino: "Rilascio autorizzazioni, sollecitiamo chiarimento" - LevanteNews
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Parco di Portofino: “Rilascio autorizzazioni, sollecitiamo chiarimento”

Parco Portofino e Recco
Il parco di Portofino visto da Recco

Dal Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino Osservatorio Ambientale

In data 27.7.21 il Ministero della Transizione Ecologica ha inviato alla Regione Liguria e ai Comuni inseriti nella delimitazione provvisoria del parco Nazionale di Portofino, un allegato riguardante le norme di Salvaguardia. Il tutto al fine di dare attuazione alla sentenza del TAR Lazio n°7694 – 2021.

Esaminando l’allegato relativo alle norme previste in vista della perimetrazione definitiva del Parco, il nostro Coordinamento, anche in relazione a contatti avuti con singoli e società di settore, ha rilevato importanti criticità in particolare riguardanti le norme contenute nell’Art. 11 “Modalità di richiesta e di rilascio delle autorizzazioni” da parte del Comitato di Gestione.

L’allegato relativo alle Misure di Salvaguardia contiene, all’articolo 10, le modalità di ottenimento dell’autorizzazione per gli interventi edilizi. In tutte le zone è previsto l’invio degli elaborati tecnici e delle autorizzazioni già ottenute al
Comitato di gestione. Innanzitutto non è chiaro se questo comitato è già costituito, ma soprattutto non è chiaro da quando è necessario attuare questi adempimenti. Pensare di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie (iter già
molto complicato in una zona quasi interamente vincolata dal punto di vista paesaggistico, dove è presente un parco regionale e numerosi vincoli ambientali) e, solo in seguito di inviare l’intera documentazione al Comitato del
Ministero, che ha ancora 60 + 30 giorni per rispondere, significa provocare nei cittadini una forte avversione per il costituendo Parco Nazionale, che avrebbe invece avuto la funzione di semplificare le procedure e realizzare finalmente una politica di reale salvaguardia ambientale.

Inoltre si segnala che in questo momento storico, nel quale l’edilizia vive un’occasione imperdibile data da eccezionali benefici fiscali, questo ulteriore adempimento rischierebbe di escludere interi territori dalla possibilità di riqualificare l’esistente nella direzione della sicurezza statica e del risparmio energetico.

Il Coordinamento ritiene assolutamente necessario, già in questa fase di definizione dei confini del Parco Nazionale, un intervento normativo per rispondere a due imprescindibili esigenze:

1) qualunque sia la perimetrazione iniziale del Parco occorre prevedere che sia consentito senza alcun limite temporale ad altri territori (tra quelli individuati originariamente da I.S.P.R.A. – Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale
come aree omogenee) di entrare successivamente a far parte del Parco Nazionale;

2) occorre considerare che le misure di salvaguardia previste per questa fase –  che precede l’insediamento definitivo degli organi di governo del Parco, nonché l’adozione del piano e del regolamento del Parco – possono venire a incidere in modo gravemente pregiudizievole sui cittadini con riguardo in particolare a procedimenti autorizzativi in corso.

Tali procedimenti potrebbero risultare addirittura impediti dal decorso di termini normativamente previsti, in quanto la necessaria autorizzazione del Comitato di gestione del Parco non potrà che intervenire in tempi non attualmente determinabili. È, dunque, necessario che sia prevista normativamente una sospensione di tutti i termini incidenti sulle
attività e interventi che necessitano dell’autorizzazione del Comitato di gestione del Parco fino alla costituzione ed effettiva operatività dello stesso organo. Ciò perché il Parco Nazionale, anche in questa fase di costituzione, non deve
rappresentare un pregiudizio alla qualità della vita dei cittadini, ma deve anzi costituire, fin da subito, un’opportunità anche in senso progettuale.

Riteniamo che gli impegni, e le progettazioni mirate alle finalità del Piano del Parco Nazionale, considerando soprattutto la particolarità ambientale e sociale del territorio in cui è definito, richiedono una sostanziale revisione degli iter autorizzativi, quale servizio pubblico nei confronti dei cittadini. Come abbiano inserito nel video di promozione del Parco Nazionale 3 anni fa (YouTube -progetto parco nazionale Portofino), un elemento determinante per avere consenso e partecipazione nel progetto di Parco è anche il rapporto burocratico con i cittadini in tutte le attività e azioni previste dalla gestione. Una sorta di conferenza dei servizi che assuma e coordini tutte le richieste
autorizzative per dare “risposte rapide, chiare, non interpretabili e in unica soluzione” come si ascolta nel video stesso.

Elemento indispensabile per introdurre un nuovo rapporto collaborativo e di positivo consenso in contrapposizione alle sterili negatività sostenute da chi si oppone alla realizzazione del Progetto.

Il Coordinatore: Antonio Leverone
il Presidente: Ermete Bogetti