Chiavari: "Pratica Rissauto, una domanda senza risposta" - LevanteNews
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Politica

Chiavari: “Pratica Rissauto, una domanda senza risposta”

Giovanni Giardini, architetto, segue con particolare interesse le pratiche urbanistiche

giardin
Giovanni Giardini

Da Giovanni Giardini, consigliere comunale Chiavari riceviamo e pubblichiamo

Leggere che la discussione del Consiglio Comunale di ieri sera è stata condizionata dall’animosità pre elettorale mi pare molto riduttivo. Se si è scambiato per acredine l’aver posto un quesito preciso al Sindaco
è sbagliato il concetto di animosità.
Di Capua, come al solito, reticente, evasivo su decisioni sue personali, su suoi precisi impegni politici, avallati dalla sua giunta (escluso l’Assessore Bisso ).

Sto parlando della pratica Rissauto, dell’utilizzo della monetizzazione degli standard urbanistici su opere pubbliche che aveva individuato nella Delibera di Giunta n.95 del 28 maggio 2021.
La domanda richiedeva come risposta un “Si” o un “No.
Ripetuta per ben tre volte da me che l’avevo posta, ribadita da Daniela Colombo,  sollecitata da Sandro Garibaldi e in ultimo da Silvia Garibaldi.
Niente!

Non era un quiz, non eravamo su scherzi a parte, come ha osservato il Presidente del Consiglio.
In compenso ho scoperto che il nostro Sindaco e “Vasistas” (sono lucernari a filo falda dei tetti) che a Chiavari vengono regolati da una norma che non esiste.
Per fortuna, lui la conosce e direi che non è poco, visto che è Assessore all’Edilizia e all’Urbanistica.

L’importante è che sia passata all’unanimità (con gli emendamenti della minoranza), la Delibera della Maggioranza dell’Atto di indirizzo per recedere dall’accordo di programma sugli interventi di mitigazione del rischio idraulico del fiume Entella.
Incommentabile l’atto di accusa letto dal Consiglere green Giorgio Canepa, durante un Consiglio Comunale a Chiavari, che è in Italia, che è in Europa.
Sentirlo tacciare come speculatori politici, in vista delle prossime elezioni, chiamare sediziosi ambientalisti chi è contrario alla Diga Perfigli, richiede un’altra mia facile domanda,  che richiede una semplice risposta, un “Si” o un “No”: Siamo in democrazia???