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Transizione ecologica

“Costruire un modello Liguria per uscire dalla crisi più grave dal dopoguerra

Alla tavola rotonda hanno partecipato 35 ragazzi provenienti dalla Liguria, ma anche da Milano, Roma, Napoli e altre parti d'Italia

Generico luglio 2021

“Per uscire dalla crisi più grave a livello planetario dal dopoguerra anche la Liguria deve giocare le sue carte per generare una nuova stagione di crescita e di sviluppo. E’ necessario costruire un “modello Liguria” che rifondi la sanità territoriale, che sviluppi il terziario avanzato, che rilanci l’economia trasferendo a tutta la regione le qualità della nostra blue economy. Il PNRR deve essere per la Liguria l’occasione imperdibile per generare quelle infrastrutture fisiche, virtuali e culturali che consentano di riportarci al centro della ripartenza del Paese”. Così il presidente Regione Liguria durante l’intervento alla tavola rotonda “Summer School.

La transizione ecologica tra Green Deal e Recovery Plan. Quali ricadute per il territorio e per le imprese?”, a cui ha partecipato anche il Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani. “Gli investimenti del PNRR – ha detto ancora il presidente Toti – si aggiungono a quelli accumulati nel corso degli anni con il Recovery Fund: dalle infrastrutture, con il Terzo Valico che inizierà nel 2024 a essere operativo, il passante di Genova, la diga del porto, alla raccolta differenziata su cui la Liguria ha fatto passi da gigante, con la prospettiva di trasformare quello che era considerato un costo in una risorsa. Per confermare la prevalenza della Liguria sul mare, i primati nella Blue Economy, la leadership nella cantieristica, è necessario migliorare strutturalmente la connessione con il Paese (e con l’Europa) dal punto di vista della movimentazione di persone, beni e dati. Il trasporto pubblico locale necessiterà di risorse adeguate a garantirne l’efficienza, anche in un’ottica di sostenibilità ambientale e abbattimento delle emissioni. Il Green decollerà quando capiremo che ci migliorerà la qualità della vita”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato 35 ragazzi provenienti dalla Liguria, ma anche da Milano, Roma, Napoli e altre parti d’Italia: “Si tratta della prima esperienza in Italia di questo genere – afferma Lorenzo Cuocolo, Professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università di Genova e organizzatore della Summer School – I ragazzi sono stati selezionati con un bando pubblico sulla base del merito e hanno avuto la possibilità di partecipare a titolo completamente gratuito, grazie al sostegno dell’Università e di Fondazione Amga”, prosegue Cuocolo, “abbiamo avuto 40 relatori, provenienti dal mondo delle imprese, della finanza, dal mondo delle istituzioni e della consulenza e, in parte, dall’accademia”.

“L’idea è stata quella di dare agli studenti una visione a 360° – aggiunge Oriana Granato, capo del dipartimento legale Infrastrutture e Finanza di Progetto di EY e co-organizzatrice della Summer School – perchè il tema della transizione ecologica richiede un approccio trasversale, che tenga insieme competenze giuridiche, economico-finanziarie e tecniche”. “Quello che è emerso con insistenza da questa settimana di lavoro è che l’attuazione del PNRR e la transizione ecologica potranno essere realizzate solo con una virtuosa collaborazione tra il mondo pubblico e quello privato, con sempre maggiore ricorso a forme di partenariato pubblico privato”.

“Il settore portuale ha compreso da tempo l’importanza della sostenibilità, come dimostrano gli investimenti pubblici e dei nostri operatori privati – ha detto Il presidente dell’ Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini – . L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, consapevole di come la transizione energetica rivesta sempre di più un ruolo cruciale, ha previsto ingenti investimenti per incrementare la quota di traffico intermodale e nuove applicazioni tecnologiche, che consentiranno ai quattro bacini portuali di diminuire il loro impatto ambientale. La crescita dei traffici sará sempre più condizionata dalla contestuale capacità di garantire la sostenibilità delle nostre infrastrutture”.

Dall’ufficio stampa di Regione Liguria